Avanti tutta verso la riorganizzazione del gruppo Finmeccanica, anche a colpi di tagli e di risparmi, per rendere sempre più efficiente e snella la struttura di vertice, evitando sovrapposizioni. Un processo che, comunque, desta interrogativi e dubbi, come ha esternato a Formiche.net il segretario della Uilm, Giovanni Contento, il quale apprezza il valore del manager Mauro Moretti, da maggio nuovo amministratore delegato al posto di Alessandro Pansa.
IL NUOVO ORGANIGRAMMA
E di fibrillazioni interne parla anche il giornalista Fabio Tamburini in un articolo sul Corriere della Sera: “Alta tensione ai vertici di Finmeccanica in attesa di lunedì 6 ottobre, quando l’amministratore delegato Mauro Moretti illustrerà alle prime linee del gruppo il nuovo organigramma, preparato con la consulenza dell’americana McKinsey. Il timore, peraltro giustificato, è che la riorganizzazione aziendale acceleri il taglio di una parte non trascurabile del management”.
LA RIORGANIZZAZIONE
A preoccupare una larga parte del top management sono gli effetti dei tagli già compiuti e in fieri: “Moretti, di ritorno dagli Stati Uniti, darà gli ultimi ritocchi al piano che prevede la trasformazione delle società controllate capofila delle attività chiave in divisioni nel fine settimana – scrive il Corriere – Lo schema previsto prevede l’accorpamento in cinque divisioni: elicotteri, sistemi per la difesa, elettronica, aeronautica, servizi centralizzati”. Un processo che produrrà rilevanti risparmi di spesa e incrementi di efficienza, secondo i vertici del gruppo.
I PROSSIMI INNESTI DA FS
Proprio quest’ultimo settore avrà un nuovo responsabile, svela Tamburini sul Corriere della Sera: Francesco Ramacciotti, che seguirà acquisti, contratti quadro con i fornitori, real estate. Esattamente le stesse attività che gestiva alle Ferrovie dello Stato, alla guida della Ferservizi. Così la task force dei fedelissimi che hanno seguito Moretti dalle Fs a Finmeccanica si arricchisce di un altro dirigente.
CAMBIARE NOME
Fra i progetti di Moretti, così come ipotizzato anche ai tempi di Pierfrancesco Guarguaglini, c’è anche il cambiamento di nome della società: “Il piano di McKinsey, seguito da Giancarlo Ghislanzoni, responsabile dell’area tecnologie avanzate in Europa, Middle East e Africa, è stato messo nero su bianco sulla base di indicazioni precise date da Moretti, che intende tenere fede agli annunci di far nascere una nuova Finmeccanica. Tanto nuova che potrebbe perfino cambiare la ragione sociale. In fondo, viene detto, il marchio Finmeccanica non ha grande notorietà sui mercati internazionali e, anzi, si porta dietro la cattiva fama dovuta alle inchieste per corruzione. Altri grandi gruppi del settore, del resto, lo hanno fatto in tempi più o meno recenti”.
GLI ESEMPI ESTERI
La francese Thomson, per esempio, è stata ribattezzata Thales, multinazionale dell’elettronica. Eads, l’azienda europea leader nell’aerospazio e nella difesa, a capitale tedesco, francese e spagnolo, è diventata Airbus group nel dicembre scorso, con le controllate nei diversi settori che nella ragione sociale affiancano l’indicazione della loro specificità (Airbus difesa e spazio, Airbus elicotteri e così via). “Il modello che sta valutando Moretti – scrive Tamburini – è analogo e permetterebbe di mantenere, sia pure come semplice aggiunta al nome di base ripetuto per tutti, i marchi attuali, a partire dall’Agusta Westland”.
LA MISSIONE AMERICANA
Moretti sta per rientrare dalla trasferta che ha avuto due obiettivi principali, scrive il Corriere della Sera: “Il primo, una serie d’incontri al massimo livello con fondi e investitori. Il peggioramento del giudizio da «stabile» a «negativo» dell’agenzia Standard and Poor’s viene addebitato alla gestione precedente, ma questo non toglie che l’arrivo di nuovi soci darebbe al titolo Finmeccanica una spinta d’impatto non secondario. La seconda ragione del viaggio si chiama Drs Technologies, che opera nell’elettronica per la difesa e lavora per il Pentagono. Nella società, comprata a caro prezzo, gli uomini di Finmeccanica non hanno mai potuto contare e ora Moretti sta cercando la strada per venderla. Anche se, per le attività che svolge, non è facile”.
I DOSSIER APERTI
Sullo sfondo restano le procedure aperte sulla dismissione di Ansaldo Breda e Ansaldo Sts. A restare in corsa per l’acquisto ci sono i cinesi e i giapponesi di Hitachi. La vendita delle due società di Finmeccanica sta destando perplessità in ambienti interni al gruppo, così come sono stati anche esternati dal leader della Uilm, Giovanni Contento.