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Renzi chiama Totti? Grazie, più Florenzi e meno Renzi

Chi lo conosce bene per averlo visto correre e tirare i primissimi calci alla sfera tonda in via Vetulonia, a due passi dal campo di calcio di piazza Epiro a Roma, e per brindare, di volta in volta, al ritrovo Core de’ Roma alla sua straordinaria carriera calcistica con la sola maglia giallorossa, di dubbi non ha: al capitano non è piaciuta la telefonata del Premier Matteo Renzi.

Mi stupisce che con tutti i problemi che abbiamo, chiama proprio me…. E’ stata la risposta del capitano giallorosso Francesco Totti, il giorno dopo l’insolita telefonata legata al delizioso, morbido e storico cucchiaio con cui ha trafitto, insieme all’immobile portiere del Manchester City, evidentemente, anche il Premier fiorentino. Un gol bellissimo a suggello di un pareggio utilissimo alla Roma nel suo lungo e difficile cammino in Champions League.

Incredulo, per tanta, eccessiva attenzione, forse un po’ sopra le righe, in fondo si è trattato di un bel gol per un pareggio positivo quanto si vuol ma sempre di pareggio trattasi, anche se i media inglesi lo hanno incoronato nel Vintage Totti, il capitano giallorososso se l’è cavata con grande classe: quando chiama un personaggio così ti gratifica.

Però, però,florenzi più Florenzi e meno, meno Renziindex: è la pasquinata elegante, gentile e rispettosa di un’alta autorità, venuta dall’ironico e pirotecnico mondo del tifo giallorosso che, tra l’altro, da tempo, ha qualche conto in sospeso, ma nulla di preoccupante solo sana rivalità, con i viola della Fiorentina del Premier, anzi no, di mister Tod’s, Diego Della Valle.

Chissà se Renzi, rumoreggia il tifo giallorosso, si sarà complimentato anche con mister Tod’s per il ruvido, pesante e impietoso cucchiaio a lui diretto, come un gancio n pieno volto: Renzi sta diventando un pericolo. Renzi è andato in tilt. Il 40% delle Europee non è un risultato che appartiene tutto a lui. E ancora: Renzi ha detto una tonnellata di cose, ma non ha ottenuto nulla.

Appunto, più Florenzi e meno, meno Renzi e soprattutto giù le mani dal capitano che non è di sinistra nè di destra e neanche di centro, anche se di centri, a differenza di Renzi, ne ha fatti moltissimi, ben 235, detenendo il record dei goleador in attività e con il delizioso, morbido, storico cucchiaio di Manchester ha anche il record, con i suoi 38 anni appena compiuti, di più longevo calciatore in Europa.

Alleati in politica, con il patto stretto al Nazareno, Renzi e Silvio Berlusconi si sono ritrovati (per caso o per altro?) insieme non soltanto sulla cancellazione dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori, sull’abolizione del Senato, sulla legge elettorale e sull’antipatia per Angela Merkel, ma anche sull’ammirazione (?), smodata, eccessiva e forse un po’ sopra le righe, per Totti: Berlusconi fece di più di Renzi, andò a trovare il capitano giallorosso a Villa Stuart dove nel 2006 si era ricoverato per un intervento.

Anche in quel caso, la gentile, elegante e rispettosa pasquinata dello scanzonato, allegro tifo giallorosso, fu, nei confronti dell’alta autorità, giù le mani dal capitano, mai salito a Milanello nè tanto meno a Arcore: ha preferito sempre la sua amatissima e calda Roma alla freddina e nebbiosa Milano.

Insomma, più Florenzi e meno, meno Renzi…per proseguire, senza intralci e interferenze, la bella avventura in Italia e in Europa!

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