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Perché Aecio Neves è amato dai mercati finanziari

L’irruzione di Aecio Neves (qui il ritratto) nei risultati delle elezioni in Brasile la scorsa domenica è stata una sorpresa per la stampa internazionale ma non per i brasiliani. Loro sono abituati a queste saghe politiche.

PREPARATO PER IL POTERE

Originario di una famiglia di nomi politici, Neves si è laureato in Economia e ha tutti i requisiti per arrivare al vertice del potere. Dagli anni ’80, quando suo nonno stava per arrivare alla presidenza, Neves lavora per guidare il Brasile. A 22 anni era nella lista dei collaboratori privati dell’esecutivo.

LA BORSA IN FESTA

Il giorno dopo le elezioni di domenica scorsa, la Borsa brasiliana è salita di circa l’8%, come segno dell’accettazione dei mercati per lui. Durante le prime ore della mattina, la Borsa di Sao Paulo, Bovespa, è salita del 5,95%, 57.782 punti, ed ha chiuso del 7,99%. Il real, la moneta locale, è aumentata del 2,03%, 2,4123 reales per dollari. Le azioni principali di imprese statali e banche sono cresciute, mentre i titoli della petrolifera statale Petrobras sono aumentati del 10,46%. La Banca Itaú è salita del 7,49%.

CANDIDATO DI CENTRO

La spiegazione degli analisti di Capital Economics è semplice: la buona notizia è “la spettacolare ascesa nelle ultime ore di Aecio Neves, candidato di centro, che si è assicurato un posto nel ballottaggio contro Rousseff il 26 ottobre”. Secondo l’analisi, Rousseff continua ad essere favorita, ma ora è il momento di Neves. Dal punto di vista dei mercati finanziari lui offre la migliore speranza, un leader brasiliano che parla delle riforme necessarie per attivare l’economia del Paese”.

L’APPREZZAMENTO DEL WALL STREET JOURNAL

Secondo il Wall Street Journal, che ha dedicato un ampio articolo oggi a Neves, la maggior sfida del candidato “sarà guadagnarsi la fiducia dei brasiliani più poveri e la classe media bassa, che percepisce il suo partito subordinato all’industria e i ricchi”. Inoltre, il quotidiano finanziario americano ricorda che Neves ha promesso tagliare le spese pubbliche dei ministeri, semplificare il fisco del Paese a fare fronte all’inflazione.

POLITICA ECONOMICA LIBERISTA

Dall’inizio della campagna elettorale, Neves ha insistito nell’apertura del mercato economico brasiliano. Sostenitore dell’autonomia della Banca Centrale, ha detto di impegnarsi a ridurre l’inflazione e il deficit. La sua mossa più strategica è stata annunciare l’alleanza con Arminio Fraga, uomo forte delle finanze del governo dell’ex presidente Fernando Henrique Cardoso. Se Luiz Inacio Lula Da Silva e Dilma Rousseff hanno portato al Brasile molti successi sul piano sociale, il governo di Cardoso lo ha fatto sul piano economico. Sono stati quelli anni l’inizio della crescita del Brasile.

LA PARTITA DI DILMA

“È il momento di unire forze. La mia candidatura non è di un solo partito politico”, ha detto Neves domenica sera. La sua proposta è quella di un’alleanza con Marina Silva e la risposta dell’ex candidata dovrebbe arrivare giovedì. Certo è che Rousseff continua ad essere favorita nelle zone popolari e, dal 1994, nessun candidato che vince al primo turno perde al ballottaggio. Ma da quando è cominciata la campagna elettorale in Brasile quando Dilma sale nei sondaggi i mercati scendono.



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