Cosa succederà a dicembre quando Cristiano Ronaldo, Lionel Messi, Zlatan Ibrahimovic o Neymar da Silva dovranno volare in Marocco, a pochi passi dal focolaio dell’epidemia di Ebola, per giocare i Mondiali dei club? La Federazione internazionale di calcio (Fifa) ha confermato che la sede dell’evento, programmato dal 10 al 20 dicembre, non sarà spostata: “L’Organizzazione mondiale della salute (Oms) non ha ancora confermato nessun caso di Ebola in Marocco, per cui non c’è motivo per riprogrammare l’appuntamento. Se la situazione cambia, vedremo”. Al momento, è confermata la presenza di Real Madrid (Spagna), San Lorenzo (Argentina), Cruz Azul (Messico), Auckland City (Nuova Zelanda) e Moghreb Tetúan (Marrocco). Gli altri hanno tempo fino a novembre per confermare la partecipazione.
SPESE FUORI PROGRAMMA
Sospendere i Mondiali dei club significherebbe un costo enorme per squadre, Fifa e Marocco. Ebola rischia di colpire non solo il calcio, ma l’intera economia africana. Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha detto di avere sotto controllo gli effetti dell’epidemia in Sierra Leone, Liberia e Guinea. Le spese impreviste dei governi hanno portato ad un indebitamento rischioso, che potrebbe portare alla crisi finanziaria. Anche il turismo, i porti e le esportazioni sono state danneggiate da Ebola.
I PRESTITI DEL FMI
La preoccupazione è stata confermata da Rupta Duttangupta, vicedirettore del Dipartimento di ricerca del Fmi: “Oltre alle conseguenze umanitarie, Ebola ha avuto un impatto negativo nei tre Paesi dove è esplosa l’epidemia: Sierra Leone, Liberia e Guinea”. Per fare fronte alla crisi, l’Fmi ha approvato nuovi prestiti per circa 114 milioni di dollari.
Ad agosto, appena sono aumentati i casi di Ebola in Africa occidentale, il Fmi avvertì che la crescita economica dei Paesi coinvolti sarebbe scesa tra il 3% e il 3,5% nel 2014.
LA POSIZIONE DELLA BANCA MONDIALE
Nel 2015, invece, l’economia dell’intero continente potrebbe perdere circa 32,6 miliardi di dollari, se non si riuscirà a controllare l’epidemia di Ebola. A calcolare i danni è stata la Banca Mondiale: “l’impatto economico è grave in Liberia, Sierra Leone e Guinea e potrebbe essere catastrofico se diventa una crisi sanitaria regionale”.
CATASTROFE ECONOMICA REGIONALE
Il presidente della Banca Mondiale, Jim Yong Kim, ha detto che “per evitare costi economici troppo grandi per Guinea, Liberia e Sierra Leone e il resto dell’Africa occidentale, la comunità internazionale deve trovare i modi per superare gli ostacoli logistici ed inviare personale medico, letti da ospedale e sostegno sanitario per fermare Ebola”. Inoltre, ha aggiunto che l’epidemia poteva essere evitata con un investimento preventivo per fortificare i sistemi sanitari.
Il rapporto dell’istituzione prevede due ipotesi: se l’epidemia non si allarga oltre i confini dei tre Paesi colpiti finora, le perdite saranno di circa 9 miliardi di dollari. Se arriva ai Paesi vicini, le perdite saranno di oltre 32,6 miliardi di dollari. Al momento in cui è stato elaborato il rapporto non erano stati confermati i casi di Ebola in Germania, Spagna e Stati Uniti.