Gianfranco Rotondi inconsolabile nostalgico dei vecchi convegni forzanovisti di Saint Vincent (organizzatore di fatica il suo e nostro vecchio amico Bartolomeo Giachino) ai quali partecipava da giovane allievo di Gerardo Bianco, riceve il video messaggio del suo mentore Berlusconi, che grida il suo sdegno alla fine della democrazia in Italia, retta da un Parlamento di “illegittimi” e da un governo guidato da un Presidente del consiglio mai eletto dal popolo.
Ma quel Presidente, non è lo stesso Renzi con cui , grazie al mezzano Verdini, il leader di Arcore ha siglato quel patto del Nazareno che, se attuato con l’Italicum, ridurrebbe gli spazi della democrazia in Italia peggio di quelli stabiliti dalla fascista legge Acerbo?
Questa commedia degli equivoci tra una finta sinistra renziana e una destra ridotta alla difesa degli interessi personali di Berlusconi deve finire.
Si vada a nuove elezioni con il sistema elettorale uscito dal voto della Corte Costituzionale, con la contemporanea elezione di un’assemblea costituente, e si ponga fine a questa tragicomica farsa italiana.
Una ragione in più per accelerare la ricomposizione dell’area popolare e di ispirazione democratico cristiana alla quale anche amici come Rotondi e Fitto dovranno offrire il loro contributo sottraendosi alla tutela pelosa del signore di Arcore.

Ettore Bonalberti
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