Proprio mentre si avvicina il cinquantennale del lancio del primo satellite italiano avvenuto nel dicembre del 1964, il nuovo Intergruppo parlamentare per lo spazio ha tenuto ieri sera la sua prima iniziativa.
Al centro dell’incontro l’avvio di un confronto sulle risorse che il nostro Paese dovrà investire nei programmi spaziali e per individuare le priorità nazionali anche in vista della partecipazione italiana all’European Inter-parliamentary Space Conference (Eisc), che si terrà a Parigi il 20 e 21 ottobre, e della cosiddetta “ministeriale Esa (Agenzia Spaziale Europea)” che si terrà a dicembre.
COME FUNZIONA
L’organismo raccoglie oltre cinquanta tra senatori e deputati. Obiettivo dichiarato: porre maggiore attenzione al settore delle attività spaziali in quanto questo assume, si legge in una nota, “sempre più una connotazione multisettoriale, che lambisce gli ambiti tecnologici, strategici, culturali, economici e, con essi, la vita quotidiana dei cittadini“.
Il modello adottato è quello interparlamentare, traversale alle singole Commissioni e con l’ambizione di contribuire “alla costruzione di un vero approccio da “Sistema Paese” che coinvolga il governo, il Parlamento, le istituzioni di settore, le amministrazioni locali, le componenti industriali e della ricerca“.
GLI OBIETTIVI
Tra i principali scopi dell’Intergruppo ci sono dare visibilità al settore Spazio quale fondamentale vettore tecnologico e di sviluppo del Paese; sostenere le attività del settore spaziale, che rappresenta un’eccellenza italiana e vede l’Italia tra i primi cinque player globali; stabilire un dialogo duraturo e proficuo con gli attori istituzionali e industriali (associazioni, grandi imprese, aggregazioni nazionali e regionali) coinvolti; cooperare, anche tramite le attività di controllo e indirizzo, con il governo e i ministri interessati per le definizione degli indirizzi strategici del settore Spazio.
IL COORDINAMENTO
Per la sua operatività, l’Intergruppo si avvarrà di un coordinamento composto da quattro deputati e quattro senatori, con il contributo dell’ex ministro della Difesa Mario Mauro e dell’ex ministro dell’Istruzione, università e ricerca Maria Chiara Carrozza.
La prima azione dell’organismo è stato l’incontro di ieri cui hanno partecipato una ventina di parlamentari ed una delegazione composta dai vertici delle principali aziende e dalle rappresentanze dell’Agenzia spaziale italiana – Asi – della piattaforma tecnologica Spin-It, del Cluster tecnologico per l’aerospazio e delle associazioni industriali – Aiad, Aipas e Asas.
Proprio dal presidente dell’Asas, Maurizio Fargnoli, è giunto un commento all’iniziativa, che a suo avviso “permetterà di garantire la necessaria continuità di azione da parte degli Enti preposti, della comunità scientifica e dell’industria nazionale indispensabile per accrescere i benefici per i cittadini, le notevoli ricadute economiche e per assicurare l’eccellenza delle attività spaziali italiane nel settore industriale e accademico”.