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Come e perché Isis seduce i ragazzi britannici

L’Isis conquista i ragazzi della Gran Bretagna. Uno su sette ha ammesso di avere una “visione favorevole” dell’organizzazione terroristica in un sondaggio di Populus diffuso dal quotidiano Times. Il 14% della popolazione tra i 18 e i 24 anni ha confessato che lo Stato islamico ispira una “sensazione cordiale”, opinione condivisa dal 5% dei britannici.

I JIHADISTI OCCIDENTALI

Il sondaggio è stata commissionato a Populus dall’associazione ebraica We Believe in Israel e ha causato un grande impatto nell’opinione pubblica perché conferma come sia facile per l’Isis arruolare giovani occidentali in Siria e Irak.

Alcuni rapporti sostengono che cinque ragazzi britannici sono arruolati ogni settimana per combattere non solo con l’Isis, ma anche con Jabhat al-Nusra, la cellula di Al Qaeda in Siria. Circa 500 britannici combattono con l’organizzazione terroristica di al-Baghdadi e almeno 25 sono deceduti negli ultimi mesi. I casi più recenti sono le morti di Medhi Hassan e Manurnur Rahman, membri del gruppo di Portsmouth conosciuto come “Pompey Lads” e quello di Jaffar Deghayes, partito da Brighton per il Medio Oriente quando aveva 16 anni.

LA RIVOLUZIONE DIGITALE

Secondo il direttore della facoltà di Studi islamici dell’Università di Exeter, Jonathan Githens-Mazer, la rivoluzione digitale ha cambiato tutto: “I gruppi estremisti hanno contatto diretto con i giovani e possono promuovere con più facilità la dissidenza e il sentimento antipolitico”. Il sondaggio di Populus conferma uno stretto legame tra le “simpatie” per lo Stato islamico e l’aumento dello scettiscimo verso la politica. Per il professore di Religione del Kings College di Londra, Marat Shterin, questa “cordialità verso l’Isis nasce dall’ignoranza sugli affari esteri, la sfiducia verso i media e il sentimento antiestablishment”.



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