Banzai ieri ha annunciato di aver presentato a Borsa Italiana la domanda di ammissione a quotazione delle azioni sul Mta, segmento Star.
I CONSULENTI
I joint global coordinator dell’operazione sono Jefferies International Limited e Banca Profilo. Banca Akros svolge il ruolo di sponsor, joint lead manager del collocamento e specialista, mentre Vintage Capital agisce in qualità di advisor finanziario. Clifford Chance è il consulente legale della società e Cleary Gottlieb Steen & Hamilton dei membri del consorzio di collocamento.
I SOCI
Oggi Ainio e Sator, il gruppo di Arpe, hanno il co-controllo con il 28,1% a testa, ricorda il Corriere della Sera. Il management ha il 12% (in questi mesi era emerso che la società stava preparando anche dei warrant per i dipendenti che darebbero il diritto a sottoscrivere capitale di rischio), mentre le altre quote sono divise tra gruppi come Micheli Associati (5,7%) e vari soci del panorama internet italiano come il co-fondatore di Banzai, Andrea Di Camillo, oggi attivo sul fronte del venture capital, Pietro Boroli, la sgr Principia e il manager del gruppo De Agostini, Lorenzo Pellicioli.
I SITI
Banzai è attiva nell’e-commerce e nell’editoria verticale online. Fondata da Paolo Ainio, uno dei pionieri di internet in Italia, oggi conta oltre 440 tra dipendenti e collaboratori. I siti e-commerce e media di Banzai comprendono, tra gli altri, ePRICE, SaldiPrivati, Giallo Zafferano, Pianeta Donna, Studenti, ilPost e Liquida.
GLI OBIETTIVI
L’ecommerce si è dimostrato uno degli strumenti di crescita più forti per l’azienda milanese. ePRICE – ha rimarcato Wired.it – “è uno dei principali negozi online italiani, con l’offerta di oltre mezzo milione di prodotti di centinaia di categorie differenti, specializzato nella vendita di prodotti high-tech e grandi elettrodomestici, anche grazie ad un’ampia gamma di servizi dedicati”. Per questo, ha scritto Andrea Montanari di Mf/Milano Finanza, “con il ricavato della quotazione Banzai vuole consolidare il ruolo di primo operatore italiano nel settore dell’e-commerce rafforzando i siti ePrice e Saldi Privati ed eventualmente procedere ad acquisizioni mirate”. “Spazio per crescere – aggiunge Montanari – c’è, visto che in Italia il business del retail on line attualmente rappresenta solo il 2,5% del giro di affari di settore totale, contro per esempio l’8% della Francia”.
I NUMERI
Banzai conta di chiudere il 2014 con ricavi tra 180 e 190 milioni, con un Mol (margine operativo lordo) superiore ai 5,5 milioni. Comunque, rimarca Mf, finora “la società ha cumulato perdite per 30 milioni”. Non è la prima volta che i quotidiani del gruppo Class Editori ricordano i bilanci passati della società fondata da Ainio. Lo scorso 3 settembre, infatti, in un articolo di Claudio Plazzotta, Italia Oggi ricordava che “in 7 anni le perdite complessive ammontano a 35 milioni di euro”, come si leggeva nel sommario dell’articolo. Nel pezzo si riconosceva a Banzai “una indubbia capacità di accrescere i ricavi, saliti dai 34,5 milioni del 2007 ai 77,9 milioni del 2010, fino ai 150 milioni e oltre attuali”. Nel contempo il quotidiano Italia Oggi notava che “il bilancio consolidato di Banzai spa, infatti, presenta un rosso di 3 milioni nel 2007, e poi di 4,1 mln nel 2008; 6,5 mln nel 2009; 8,3 mln nel 2010; 6,4 mln nel 2011; cinque milioni nel 2012. Non è ancora stato pubblicato il bilancio consolidato 2013, ma comunque il bilancio d’esercizio di Banzai spa, che invece è già disponibile, si chiude con perdite per 2,2 mln”.