Skip to main content

LaEffe, la tv digitale, declinata, di Feltrinelli

Il canale 50 del digitale terrestre è occupato dalla rete LaEFFE. Canale di proprietà di edizioni Feltrinelli. Si presenta bene, chicchissimo. La grafica, i colori, il ritmo. È bello quasi quanto Rai 5. È talmente curata la grafica, i contenuti sono così interessanti, e mai, proprio mai né popolari né trash, che ti fa piacere pure la pubblicità che trasmette. In effetti, sul divano, trasformati in target, perché gli spot piacciano bisogna percepire, mentre lo spot declina, di vivere, di trovarsi completamente immersi nel proprio life style. Un po’ come quando si mangia il cannolo, che devi sentire tutto in un colpo: la ricotta e i canditi. Ora, giusto l’altra sera, rimango rapito da una video intervista a Baricco. Perché Baricco, alla fine, a dirla tutta, foss’anche solo per Novecento vale la pena sentirlo parlare. A maggior ragione se si considera quello che si vede dentro all’oblò della televisione, che sciacqua la sua brodaglia manco fosse una lavatrice, in quella fascia oraria: il preserale. I Frizzi, i Conti, i lazzi, Bonolis e piriti. Insomma, 5 minuti di Baricco sono orgasmi per la corteccia cerebrale al confronto. E così me la sono vista tutta. E mi sono visto pure tutto il blocco pubblicitario a seguire. Ho scoperto così che fanno bei films. Ho poi visto anche la promozione di certi cibi molto declinati. Ma declinati forte, e devo dire che io non mi sentivo per nulla target in quel momento – forse ho avuto un momento da rete 4 tutto minestrone e pasta e fagioli -, ma certamente qualcuno seduto come me sul divano lo dovrà essere stato per forza. Troppa declinazione c’era.
Promuovevano, infatti, specie di panini vietnamiti, pollo e verdure. C’era tutto un vissuto alternativo. L’occhio strizzato verso il green. Senza esagerare però. Tanto per dire i piselli Findus erano di un verde un po’ smorto, quasi in bianco e nero, forse per evitare di strizzare l’occhio alla Lega di Salvini per interposto pisello dal facile rimando al celodurismo del Bossi, …. il padre spirituale ….. Certo poi la pubblicità dell’ENI non propriamente bio, né green. Perché, che volete, fa freddo e l’ambiente prima che protetto va scaldato. Anche agli equosolidali ci piace l’acqua calda nella doccia.
Finito il treno di spot, ecco un servizio giornalistico. Tema: consigli per i viaggi da intraprendere nelle imminenti feste natalizie. Anche qui il pelo mi si è messo sull’attenti sul braccio. Meta numero uno: jamaica di bob marley. Meta numero due: Londra dello shopping alternativo. Insomma un canale perfettamente allineato con il restyling antropologico della sinistra operato da Matteo Renzi. Voi ve lo vedete a Landini, che nei modi e nei toni ricorda Bossi, che probabilmente si è solo evoluto dalla canottiera alla maglia bianca rigorosamente a vista – per non tradire nessuna eleganza, ovvio – solo nel recente passato, che mangia vietnamita, fuma canne e va a Londra leggendo Smith&Wesson?


CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter