Il Decreto per il nuovo modello Isee è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dal prossimo gennaio cambiano le regole per l’autodichiarazione
Ci aveva già pensato il Redditometro a mettere sotto controllo i conti corrente dei contribuenti italiani, adesso però sembra che anche la nuova dichiarazione per il reddito equivalente attingerà gran parte dei dati dall’anagrafe tributaria. La lotta all’evasione fiscale si accompagna ai controlli più stringenti sulle agevolazioni connesse a redditi e patrimoni. Ciò nonostante, un conto rimane il metodo più comodo e sicuro per gestire risparmi e consumi quotidiani, per trovare un prodotto vantaggioso si possono porre i conti corrente più convenienti a confronto tra quelli predisposti dalle principali banche.
La recente riforma sul nuovo modello Isee pubblicata in Gazzetta Ufficiale prevede una semplificazione della modulistica a fronte di controlli più serrati e stringenti sulla condizione economica degli interessati. L’ISee è infatti uno strumento apposito per misurare la situazione economica in relazione a reddito, patrimonio e nucleo familiare.
Vediamo di seguito quali sono le novità più rilevanti del nuovo modello Isee.
Semplificazione della modulistica per mezzo del modello MINI, da utilizzarsi nella gran parte delle situazioni ordinarie,
Nei restanti casi si potrà ricorrere ad una dichiarazione a moduli. Ad ogni prestazione o condizione del richiedente corrisponde una modulistica specifica (es: prestazioni socio-sanitarie con un nucleo ristretto per facilitare la persona con disabilità, prestazioni universitarie quando lo studente non è nel nucleo familiare di origine, ecc.).
Se in passato il reddito equivalente veniva calcolato sulla base di autodichiarazioni da parte dei contribuenti, a partire dal 2015 il nuovo indicatore terrà conto di tutte le forme di reddito e patrimonio e l’Inps otterrà le informazioni necessarie per mezzo dell’anagrafe tributaria e dal data base Inps.
Con le nuove regole si potrà procedere all’aggiornamento della propria situazione economica quando si perde il lavoro o quando il reddito diminuisce di almeno il 25%. Non sarà più necessario attendere che il peggioramento delle condizioni venga prima registrato dalle dichiarazioni fiscali, così come avveniva nel vecchio Isee. In tali circostanze sarà predisposta una dichiarazione particolare per comunicare l’Isee corrente.
Potenziando il ricorso alle banche dati il Governo mira a combattere le appropriazioni indebite di tutte le agevolazioni connesse alla dichiarazione di reddito e patrimoni. Si tratta di disposizioni necessarie per misurare con maggiore accuratezza le condizioni di bisogno della popolazione.