Il Direttore della National Intelligence (DNI), James Clapper (nella foto), ha annunciato lunedì scorso la creazione di un nuovo centro di sicurezza e controspionaggio che, secondo i critici, diminuirà gli sforzi della caccia alle spie negli Usa.
“L’istituzione del National Counterintelligence and Security Center (NCSC) supporta i nostri sforzi per garantire che il controspionaggio e la sicurezza siano affrontate come discipline interdipendenti e si sostengano reciprocamente”, ha dichiarato Clapper.
“Queste discipline hanno condiviso gli obiettivi e le responsabilità associate alla protezione di informazioni, fonti e metodi”.
Il centro combina le funzioni dei programmi di sicurezza del governo, come il rilascio di decine di migliaia di autorizzazioni per il personale governativo e la gestione del controllo dei precedenti e delle indagini, con l’obiettivo di contrastare le attività dei servizi segreti stranieri, attualmente il ruolo dell’Office of the National Counterintelligence Executive, creato per migliorare i programmi di controspionaggio all’indomani dei numeri casi degli anni ‘90.
Michelle Van Cleave, National Counterintelligence Executive – conosciuto come NCIX – durante l’amministrazione di George W. Bush, ha detto che aggiungere la missione della sicurezza ai programmi di controspionaggio, avrebbe diminuito gli sforzi per catturare le spie.
Il nuovo centro è frutto degli sforzi dell’amministrazione Obama per riportare il controspionaggio alla sua organizzazione e al finanziamento pre-1994.
“La sicurezza e il controspionaggio sono missioni importanti, sicuramente”, ha detto Van Cleave in un’e-mail. “Tuttavia, l’imperativo di creare la figura del NCIX era di avere un unico capo del controspionaggio statunitense con una missione, uno scopo e un finanziamento singoli”, ha detto.
“La combinazione di [controspionaggio] e sicurezza è parte di un modello storico viziato per la counterintelligence (CI)”, ha aggiunto Van Cleave. “La sicurezza ha un appetito smisurato per i dollari e l’attenzione”. Inoltre, Van Cleave ha affermato che sotto la direzione di Clapper, il budget per l’intelligence del Pentagono è stato riallineato all’attuale intelligence authorization act. La legge richiede che il programma di controspionaggio estero del Pentagono debba essere fuso con il programma di intelligence strategica generale. “Questa è una ricetta sicura, affinchè il finanziamento CI sia indirizzato ad altri scopi” ha detto Van Cleave.
L’amministrazione Obama è stata colpita da una serie di probemi in campo di intelligence e security, a cominciare dalla divulgazione di oltre 750mila documenti classificati diffusi dal sito Wikileaks attraverso il sergente dell’esercito Bradley Manning.
Manning è stato condannato per spionaggio nel luglio 2013 per quello che è considerato uno dei più dannosi casi di divulgazione non autorizzata di informazioni di intelligence nella storia degli Stati Uniti. Sta scontando una pena detentiva di 35 anni.
Manning, nel 2010, ha usato il suo accesso a un database di intelligence in Iraq per dirottare documenti segreti su dischi esterni, mentre sembrava ascoltasse cd musicali.
Nonostante le richieste per stringere le maglie della security e dell’intelligence-sharing dopo Wikileaks, l’intelligence Usa è stata di nuovo colpita dal suo peggior fallimento nella storia: il furto e la divulgazione frammentaria di circa 1,7 milioni di documenti della National Security Agency da parte del contractor dell’NSA Edward Snowden.
Il danno è ancora in corso: organi di stampa come il britannico Guardian, il Washington Post e altri media, continuano a rilasciare documenti dell’NSA, la maggior parte dei quali classificati con livello “Top Secret”.
Il nuovo centro DNI sarà guidato dall’attuale National Counterintelligence Executive William Evanina, che continuerà sia come policymaker senior NCIX sia come capo del Centro nazionale di controspionaggio e sicurezza. Il centro fa parte di un piano per la creazione di altri centri di intelligence, come il National Counterproliferation Center e il National Counterterrorism Center.
L’Office del DNI (ODNI) ha spiegato che Clapper ha cominciato a ristrutturare il suo ufficio, che è stato creato per centralizzare il controllo della tentacolare comunità di intelligence degli Stati Uniti a seguito dei fallimenti che riguardano l’11 settembre 2001 e gli attacchi terroristici nell’agosto del 2010.
L’obiettivo della ristrutturazione è quello di migliorare l’efficienza, ridurre la duplicazione delle funzioni e integrare le funzioni di intelligence di base.
Come parte di questo sforzo, Clapper ha istituito la Direzione speciale di sicurezza e il Centro per la valutazione della sicurezza, che ha avuto il compito di “salvaguardare gli Stati Uniti dalle minacce di intelligence”, si legge nella dichiarazione dell’Office del DNI.
Queste entità sono state fuse nel National Counterintelligence Executive nel novembre 2010, per rafforzare la protezione dell’intelligence nazionale e rappresentano “soldi risparmiati, consentendo il consolidamento delle funzioni comuni”, ha dichiarato l’ODNI.
“L’istituzione del NCSC è il prossimo passo per l’effettiva integrazione delle missioni di controspionaggio e di sicurezza in un’unica struttura organizzativa”, dice la nota.
L’ODNI ha rimarcato anche che il Counterintelligence Executive non può essere sostituito dal nuovo centro, perché la posizione e il relativo ufficio sono stati creati dal Counterintelligence Enhancement Act del 2002.
Agenzie di intelligence statunitensi sono state colpite negli ultimi decenni da una serie di casi di spionaggio, la più negativa fu l’operazione di spionaggio sovietico e poi russo che coinvolgeva l’agente dell’FBI Robert Hanssen, che ha fatto il doppio gioco dal 1979 fino al suo arresto nel 2001.
Un portavoce del nuovo centro, Gene Barlow, ha affermato che la creazione del nuovo ente è una conseguenza logica del coniugare la funzione di sicurezza con la missione di controspionaggio. “È la mossa per mettersi al passo con la missione”, ha detto. “Il nuovo centro non è legato ai disastri Wikileaks e Snowden”, ha aggiunto.
Il consolidamento di sicurezza e controspionaggio, inoltre, non si concentra sull’arrestare la divulgazione delle notizie secondo Barlow. “No, questo non è l’obiettivo” ha confermato.
L’amministrazione Obama ha montato vari tentativi di accusa contro i giornalisti, in particolare contro James Risen del New York Times, che è sotto pressione della procura per testimoniare contro una fonte. Risen ha promesso di resistere ai tentativi, citando la libertà di stampa del Primo Emendamento che protegge la segretezza delle fonti.
(analisi originale pubblicata in inglese sul sito del The Washington Free Beacon)