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Il sistema De Mita. Appunti dc per l’elezione del capo dello Stato

Nel 1985 Francesco Cossiga venne eletto Presidente della Repubblica alla prima votazione grazie a quello che fu comunemente definito “il sistema De Mita”.

Ciriaco De Mita, segretario della democrazia cristiana, fece presente alla direzione nazionale del suo partito che si poteva usare a) il sistema che lui riteneva corretto del più ampio coinvolgimento possibile delle forze politiche oppure l’idea (caldeggiata per la prima volta in una elezione presidenziale da Giuseppe Saragat) che maggioranza di governo e maggioranza per l’elezione del presidente dovessero coincidere.

A Forlani, vice presidente del consiglio e candidato naturale di Craxi, l’Onorevole De Mita fece presente che la scelta dell’una o dell’altra modalità non era affatto neutra. E Forlani con signorilità convenne di andare avanti nella ricerca della più ampia convergenza possibile.

De Mita, in un colloquio riservato, propose a Natta, segretario del partito comunista, il nome di Andreotti ma questi rispose che non ce l’avrebbe fatta a portare il suo partito sul nome dell’allora ministro degli Esteri esprimendo però grande considerazione per il metodo De Mita e per la conseguente richiesta di rose di nomi.

De Mita riferì ad Andreotti lo stato dell’arte e ebbe da quest’ultimo il via libera a procedere nel suo metodo.

Incontro conclusivo fu quello con il presidente del consiglio Craxi, il quale, dopo una attenta disamina, arrivò a concludere che l’unico che aveva chance era l’onorevole Cossiga.

Iniziò allora il lavoro di richiesta delle terne di nomi a tutte le forze politiche. Tutte inserirono nella loro terna il nome di Cossiga meno una, irremovibile. Era il partito liberale. Alla fine De Mita riuscì nel miracolo di convincere anche il gruppo dirigente liberale. Non si è mai saputo come abbia fatto. Qualcuno sussurra che avesse fatto balenare l’ipotesi di una successiva nomina a senatore a vita per Giovanni Malagodi che peraltro l’avrebbe ampiamente meritata.

La cosa poi a dire il vero non si verificò.

Fu così che Francesco Cossiga divenne capo dello Stato alla prima votazione senza colpo ferire.


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