Roma mafiosa o Roma cravattara? Utile la distinzione anche se, in pratica, per la credibilità delle istituzioni nella percezione pubblica è assai arduo cogliere la differenza.
Certo nel caso scoppiato a Roma non ci sono in gioco le cifre dei grossi affari delle tangenti milionarie di Milano e di Venezia, ma per la gente è presscoché identico il senso di nausea sia che si tratti della “rimborsopoli” dei consiglieri di tutte o quasi tutte le regioni d’Italia, che di tangenti pluri-milionarie del MOSE o di EXPO, o nel caso delle immonde speculazioni sulla pelle della povera gente, immigrati ed emarginati di Roma.
Ancor più squallida la vicenda della capitale, in cui vecchi “camerati” e antichi e nuovi “compagni” si sono ritrovati insieme a lucrare sulle risorse disponibili di uno squinternato bilancio comunale, sostenuto a più riprese dalla solidarietà degli italiani, e su quella delle molteplici aziende partecipate quasi tutte coi libri contabili pronti per la presentazione in tribunale.
Renzi pensa a inasprire le pene per corrotti e corruttori, l’ennesima sportula offerta a un’opinione pubblica schifata, mentre sarebbe molto meglio mettere mano a una generalizzata due diligence su tutte le migliaia di aziende pubbliche partecipate esistenti in tutti i comuni e regioni italiane e applicare senza sconti il principio di responsabilità nella gestione della cosa e dei servizi pubblici.
il concetto è molto semplice: va ribadita la responsabilità civile ed amministrativa degli amministratori e dirigenti per fatti lesivi degli interessi e finalità della società partecipata, nessuno potrà tirarsi fuori dopo aver creato danno all’ente.
Sappiamo consapevoli che si tratta di mettere mano a un blocco sociale incancrenito, parte non secondario di quel primo stato, la casta, che da molto, troppo tempo lucra senza responsabilità sulle forze sane e produttive del Paese. Una casta che, non è un caso, a Roma come in altre parti d’Italia, si è messa in affari con quel quarto extra o anti-Stato del malaffare che anche l’Unione Europea ha reso esplicito persino a livello del calcolo del PIL ai fini della valutazione del fiscal compact…