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Finmeccanica, ecco le prossime commesse di AgustaWestland

Korea aerospace industries avrebbe selezionato AgustaWestland per una mega-fornitura di elicotteri a uso militare e civile. Unico concorrente dell’azienda controllata da Finmeccanica, secondo quanto risulta a Formiche.net, sarebbe Airbus Helicopters, mentre sarebbero finiti fuori dalla ridotta short list gli americani di Sikorsky.

I PIANI COREANI

Il programma di Kai, la conglomerata coreana per l’aerospazio controllata dal governo di Seul e da Hyundai, Samsung e Doosan, prevede la realizzazione di circa 200 elicotteri militari e di un numero imprecisato di macchine civili. AgustaWestland partecipa con il suo AW169, sulla carta favorito rispetto al concorrente EC155 per modernità ed economicità, ma sfavorito per quantità di opportunità produttive offerte ai coreani che Airbus potrebbe mettere in campo per aggiudicarsi la commessa, i cosiddetti offset.

I PRECEDENTI

In Corea del Sud, peraltro, AgustaWestland avrebbe dalla sua l’aggiudicazione (a gennaio 2013) di una precedente gara, per la fornitura di elicotteri alla Marina militare, del valore di circa 270 milioni di euro, pacchetto di supporto e addestramento incluso. Non si conosce ancora l’ammontare della gara per la quale AgustaWestland sarebbe stata selezionata, ma solo per gli elicotteri militari potrebbe superare il miliardo di dollari.

IL DOSSIER ROSNEFT

Le notizie che arrivano da Seul, sia pure ancora ufficiose, dimostrano l’attuale stato di grazia dell’azienda italiana, che sembra stia uscendo, non senza ovvie difficoltà, dalle “disavventure” indiane. E attende, come tutta la galassia Finmeccanica, la presentazione del piano industriale che, di sicuro, sembra per ora contenere solo l’incorporazione nella casa madre e il passaggio da controllata della holding a divisione. Un “declassamento” che sarà prima di tutto pratico ma già, anche nella forma, è arrivato con l’ultima, consistente operazione di fine 2014: la costituzione di una joint venture con il colosso energetico russo Rosneft per la realizzazione di 160 AW189. Una operazione molto delicata, considerato che Rosneft è nel mirino dell’Unione europea, sotto la quale ha apposto la sua firma direttamente l’ad della holding, Mauro Moretti, e non l’ad in carica di AgustaWestland, Daniele Romiti.

I NUMERI 2014

I primi nove mesi del 2014 avevano già confermato il ruolo trainante della società elicotteristica, che aveva realizzato ricavi in linea e ordini in crescita di oltre il 30% rispetto allo stesso periodo del 2013. E, immediatamente dopo la chiusura del trimestre, questa performance era stata irrobustita a ottobre dalla firma di un contratto per la fornitura di 50 elicotteri (valore intorno ai 400 milioni di euro) alla cinese Baic. L’ultimo trimestre dell’anno appena trascorso potrebbe essere ricordato anche per altri due, importanti, motivi, sia pure di segno opposto. Da un verso, l’inserimento nella short list del ministero della Difesa polacco (con Airbus Hilcopters e Sikorsky) per la fornitura di 70 elicotteri militari multiruolo, dal valore ufficioso di 2,5 miliardi di euro. Dall’altro, le indiscrezioni poco favorevoli arrivate dalla Turchia, dove la Francia sembrerebbe avviata – stando a quanto scrive il quotidiano locale “Hurryet” – a sostituire l’Italia nel ruolo di partner privilegiato nelle forniture militari. Ma, più che alla Turchia, AgustaWestland dovrebbe guardare con attenzione agli Usa e all’influenza che Washington ha sui suoi alleati, più o meno fedeli, in giro per il mondo.

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