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Finmeccanica, a cosa puntano i cinesi di Insigma su Ansaldo

Nei desiderata del governo sono i favoriti nella corsa per Ansaldo Breda e Ansaldo Sts? E’ quello che si chiedono alcuni addetti ai lavori. I cinesi di Insigma hanno dalla loro i positivi rapporti che nell’ultimo anno si sono instaurati sull’asse Pechino-Roma, concretizzati negli accordi su AnsaldoEnergia, poi con il passaggio del 35% di Cdp Reti a State Grid of China, fino alle partecipazioni sopra il 2% della banca centrale cinese nelle principali società italiane. E dai due giorni a Rom, fino a giovedì 15 gennaio, c’è il capo azienda di Insigma (qui il ritratto), Li Chwen Pan.

L’INCONTRO CON I CINESI

I vertici del gruppo cinese da lunedì scorso sono in Italia per incontrare quelli del colosso della difesa e dell’aerospazio. L’offerta da 1,5 miliardi di euro resta garantita da Bank of China e China merchants bank. L’obiettivo dei cinesi sarebbe quello di ottenere l’esclusiva per l’acquisizione dei due asset. Proseguono comunque in parallelo, ha sottolineato oggi con un comunicato stampa il gruppo presieduto da Gianni De Gennaro e guidato da Mauro Moretti, le trattative anche con i giapponesi di Hitachi “con l’obiettivo di ottenere rapidamente offerte definitive, che consentano una conclusiva valutazione da parte di Finmeccanica”.

LA DELEGAZIONE IN MISSIONE

Li Chwen Pan è accompagnata nella visita in Italia da un senior vicepresident della controllata Um&e, Guoping Wang, da advisor industriali e da un rappresentante della Bank oh China, “a testimonare – ha scritto Gianni Dragoni del Sole 24 Ore – che la banca centrale cinese, già presente in importanti società italiane, è pronta ad assicurare i fondi per l’acquisizione”.

LA CRESCITA DI INSIGMA

Nata in seno all’università dello Zhejiang, Insigma si è ritagliata un proprio spazio nell’industria tecnologica e dell’IT d’oltre Muraglia. Una crescita avvenuta abbastanza sottotraccia, almeno se si guarda la stampa occidentale.

SISTEMI SMART

Tanto su Bloomberg quanto sulla Reuters, le ultime notizie riguardano proprio l’offerta per il comparto treni di Finmeccanica, e poco altro. Tra questa il progetto da un miliardo di yuan per una smart city nella provincia dell’Anhui. “Siamo leader nell’e-government, nella gestione digitale, nei sistemi di trasporto, smart“, spiega il sito della società. Caratteristiche che fanno ipotizzare un maggiore interesse dei cinesi verso l’acquisizione di Sts.


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