C’è questo comune in Spagna, quello di Marinaleda dove, se vivi dei campi, facendo della tua vita tutto un esercizio di muscoli lombari, non rischi mai di perdere il posto. E’ il trionfo della cooperazione questo luogo a due passi da Siviglia. 15 Euro di anticipo e ti puoi costruire una casa di 90 metri quadri. Il patto è che devi offrire la tua schiena alla comunità. Tutte le mattine con tutti gli altri vai a lavorare nelle chiuse intorno al paese. Sei giorni alla settimana. Non ci sono banche, né interessi. Tutta quella roba che riempie la cistifellea di renella e la bile di veleno da farti il viso giallo anziché di cartapesta arricciata dal sole.
Marinaleda ha i colori della Sicilia della quale condivide la stessa latitudine, lo stesso profumo degli ulivi che hanno come a quelli di Sicilia la stessa capigliatura.
A Marinaleda, come in una qualsiasi chiusa in Sicilia, cresce ogni tipo di oliva. La Bocca, la biancolilla, la cerasola, la corvola, la mazzarese, la nocellana.
L’unica cosa che fa i piccoli centri della Sicilia diversi da Marinaleda è che nei centri della Sicilia, pur avendo, tutti gli abitanti, i titoli per tenere la sola zappa in mano, a zappare non ci vogliono andare. Anzi, per quattro che ci vanno, quattro mila vanno ad amministrare la cosa pubblica.
L’esempio di Marinaleda (Spagna) da esportare in Sicilia
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