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In subbuglio i montezemoliani del Nord

Montano i mugugni tra i montezemoliani, soprattutto nelle Regioni del Nord. Casus belli? L’intervista oggi al quotidiano la Repubblica rilasciata da Andrea Olivero, presidente delle Acli e promotore con Luca Cordero di Montezemolo (Italia Futura) e Andrea Riccardi (Comunità di Sant’Egidio) del Manifesto Verso la Terza Repubblica.

Ecco quello che ha detto Olivero commentando la vittoria di Pierluigi Bersani alle primarie: “Bisogna mettere insieme le forze tradizionali del centrosinistra e quelle liberali del cattolicesimo sociale e del mondo dell’impresa”.

Alleanza in vista tra Montezemolo e Bersani, dunque? Olivero lo auspica apertamente: “Confidiamo che Bersani – ha detto a Repubblica – sappia disegnare un’ipotesi di alleanza più ampia e in grado di governare le riforme di cui il Paese ha bisogno”, “fornendo ai cittadini una prospettiva prima del voto”.

Il progetto prevede anche l’alleanza con Casini? “A settembre a Orvieto – ha ricordato Olivero – abbiamo visto Bersani e Casini insieme. Credo che un’alleanza strategica per il Paese debba partire da lì. Dobbiamo unire il centro alla sinistra aggiungendo i cittadini, i movimenti”.

Beninteso, resta ferma la necessità per Olivero che il professore bocconiano resti a Palazzo Chigi: “Monti è la persona più indicata a svolgere il ruolo di premier e questa è una valutazione che portiamo a tutti i tavoli”.

A parte questa frase su Monti, l’intervista del presidente delle Acli ha provocato critiche, sbuffi e ostilità aperte in larghi settori di Italia Futura. Almeno in privato e soprattutto al Nord. Niente esternazioni pubbliche, finora. Anche se qualche cinguettìo su Twitter è indicativo di un’insofferenza foriera di novità.

I maggiori rilievi raccolti a microfoni spenti da Formiche.net sono questi. C’è chi dice che “non si può condividere una deriva verso un centrosinistra dominato da Bersani e Vendola”. C’è chi auspica di “guardare ai delusi del centrodestra”. E chi invoca di agire in questa prospettiva “prima che Berlusconi si riorganizzi e frantumi ancora di più l’elettorato”.

I più riottosi rispetto alla linea espressa da Olivero si concentrano a Milano, dove i montezemoliani ricordano un documento votato e approvato che esclude chiaramente la linea “sinistra” delle Acli.


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