Per favorire la crescita e bloccare l’inflazione la Bce ha scelto il Quantitative easing, vediamo che cos’è e come funziona.
Il Quantitative easing è una misura approvata dalla Bce per rilanciare la crescita e fermare l’inflazione nell’Eurozona, gli effetti del provvedimento saranno visibili per privati ed imprese a cominciare dal costo del denaro. Nei prossimi mesi i tassi di interesse sui mutui caleranno ulteriormente con benefici evidenti per tutti coloro che hanno intenzione di ricorrere al credito bancario. Per individuare un’offerta di credito vantaggiosa è possibile informarsi su Mutuo Arancio e sui suoi prodotti o su quelli di Barclays, Cariparma ed altri istituti di credito così da selezionare le opportunità maggiormente convenienti.
Gli effetti del Quantitative easing
Con il Quantitative easing la Banca Centrale europea stamperà moneta nuova con la quale comprare sul mercato finanziario titoli di Stato e non solo. Questa manovra avrà ripercussioni dirette sul cambio: con l’immissione di nuove banconote si deprezza la valuta e la svalutazione del denaro diviene uno strumento a sostengno dell’export Ue. Si tratta di una misura interessante che potrebbe avere ricadute positive anche per un Paese come l’Italia, il cui Pil è prodotto per il 30% dalle esportazioni e il settore turistico riveste notevole importanza.
L’acquisto dei titoli di Stato da parte della Bce, inoltre, porterà ad un calo dei tassi d’interesse su questo tipo di investimenti così da far calare anche i rendimenti delle altre obbligazioni bancarie ed aziendali con benefici evidenti ed immediati per le famiglie e le imprese che hanno a che fare con le rate del mutuo. Ad oggi Euris ed Euribor sono ai minimi storici e, in concomitanza con le misure annunciate da Draghi, si prevede che possano ridursi ulteriormente nel corso dei prossimi mesi.
Uno degli effetti più preoccupanti della crisi è stata la stretta dei rubinetti del credito cui abbiamo assistito in questi anni. Le misure operate dalla Bce, acquistando titoli di Stato, mirano a fornire alle banche la liquidità necessaria per finanziare la richiesta da parte di famiglie e imprese. In tal senso è arrivata anche la decisione di ridurre di 10 punti base il costo del denaro nelle aste Tltro (finanziamenti agevolati al settore bancario finalizzati al credito alle imprese).
Con il Quantitative easing la Bce si auspica anche una ripresa degli investimenti da parte delle aziende e dei consumi da parte delle famiglie. La Bce mira anche ad una riduzione degli spread tra i titoli di Stato dell’area euro con una conseguente riduzione dei costi per il rifinanziamento per le banche. Per vedere se queste operazioni avranno delle ricadute dirette sull’economia reale e le possibilità a disposizione dei risparmiatori occorrerà attendere le prossime settimane.