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Perché Google e Alibaba si sono alleati con Lending Club

Lending Club entra nel club dei grandi. Dopo aver stretto a gennaio un’alleanza con Google ora annuncia un sodalizio con Alibaba, il colosso cinese del commercio elettronico. Il business della piattaforma dei prestiti peer-to-peer evolve e minaccia sempre più da vicino le banche.

FINANZIAMENTI ALLE PICCOLE IMPRESE CLIENTI DI ALIBABA

L’accordo con Alibaba segna un significativo progresso nell’evoluzione di Lending Club. L’azienda è nata a San Francisco nel 2006; ha rapidamente attratto utenti e investitori diventando la più grande piattaforma mondiale dei prestiti peer-to-peer, estendendo crediti per un valore complessivo di 6,2 miliardi di dollari. La recente quotazione in Borsa ne ha portato il valore di mercato a 7 miliardi di dollari.

Insieme ad Alibaba, Lending Club potrà fornire prestiti alle piccole imprese americane clienti del colosso cinese. Le aziende con sede negli Usa potranno fare richiesta online, sulla piattaforma di Lending Club, per un credito che va da 5.000 a 300.000 dollari per pagare merci che vengono da fornitori con sede in Cina e presenti sulla piattaforma di trading di Alibaba.com, come spiegano le due aziende in un comunicato. Richiedere e ottenere questo finanziamento, o “e-credit”, è un processo che si fa online “in cinque minuti”.

ALIBABA HA PREFERITO LENDING CLUB A UNA BANCA

L’accordo è anche una mossa strategica da parte di Alibaba, desiderosa di attrarre sempre più imprese con sede negli Usa a usare la sua piattaforma.

“La nostra missione è rendere facile per le imprese svolgere la loro attività ovunque”, ha commentato Michael Lee, global marketing and business development director di Alibaba.com. “Vogliamo rendere il finanziamento efficiente per i milioni di compratori americani che fanno affari tramite Alibaba.com; con Lending Club diamo prodotti di finanziamento semplici, low cost e trasparenti ai nostri compratori Usa”.

“Condividiamo l’impegno di Alibaba.com nel fornire strumenti per agevolare l’attività di e-commerce su scala globale per le piccole imprese americane”, ha detto il fondatore e Ceo di Lending Club Renaud Laplanche. “L’accesso al credito a condizioni convenienti tramite Alibaba.com e la piattaforma di Lending Club può diventare un vantaggio competitivo per le piccole imprese americane”.

Lending Club offrirà il finanziamento (raccolto tramite il peer-to-peer) per un periodo di uno-sei mesi e con tassi di interesse che variano dallo 0,5% al 2,4%. Alibaba ha così sostituito un precedente servizio analogo che offriva tramite una banca cinese. Laplanche ha detto che Alibaba ha preferito Lending Club perché offre “condizioni migliori” e un tasso di interesse più basso, visto che parte dallo 0,5%, mentre la banca offriva come minimo l’1%.

PRESTITI MAXI CON GOOGLE

A metà gennaio Lending Club ha annunciato un accordo simile con Google per fornire prestiti alle piccole imprese partner di Big G. Grazie al programma pilota annunciato con Google, Lending Club fornirà la sua piattaforma per erogare in modo semplice e veloce prestiti verso i partner di Google – rivenditori, consulenti e integratori di sistema parte della rete Google for Work – che aiutano il colosso tecnologico a distribuire, vendere e gestire le sue applicazioni e i suoi servizi. I prestiti di Google tramite Lending Club possono arrivare a 600.000 dollari per due anni, molto più di quanto possibile finora su Lending Club (massimo di 300.000 dollari per le piccole imprese); sono senza commissioni, hanno interessi solo nel primo anno e possono essere personalizzati.

Il Ceo Laplanche ha detto che si aspetta di ampliare l’alleanza con Google e di stringere accordi anche con altre aziende. “Abbiamo l’opportunità di lavorare insieme alle grandi corporation che hanno sempre voluto offrire credito ai loro partner ma non ne avevano i mezzi o l’autorizzazione regolatoria”. “Siamo entusiasti di questo programma, che permette a Google di investire il proprio capitale nella crescita dei suoi partner”, ha continuato Laplanche. “Ed è in linea con la nostra strategia di collaborazione con banche e grandi aziende”.

Google aveva già comprato una quota dell’8% in Lending Club nel 2013 per 125 milioni di dollari.

LA SVOLTA DI LENDING CLUB

Per Lending Club i prestiti alle piccole imprese rappresentano solo il 2% dell’attività ma sono un settore che l’azienda di San Francisco vuole ampliare.

“Lending Club non dorme sugli allori, non si accontenta del business esistente, ma costruisce nuovi canali di distribuzione, aggredisce nuovi settori”, sottolinea Mark Palmer, analista di BTIG. “Stiamo solo vedendo l’inizio di tutte le infinite applicazioni dell’approccio P2P al prestito”.

Lending Club, inoltre, operava originariamente mettendo in contatto privati, mentre oggi più della metà dei suoi prestiti sono finanziati da investitori professionisti come hedge fund e wealth manager. Lending Club ha anche stretto accordi con le banche tradizionali per alimentare la sua crescita (come quello con Union Bank in base al quale Union Bank compra prestiti usando la piattaforma di Lending Club). Un altro attore tradizionale del mondo bancario, Norwest Venture Partners, ramo investimenti di Wells Fargo Investment Group, possiede una quota del 14% in Lending Club.

“Le alleanze con Google e Alibaba riguardano le piccole imprese perché la nostra strategia di mercato si concentra ora sulle piccole imprese, ma ci sono altre partnership che annunceremo anche nel settore dei prestiti personali”, ha fatto sapere Laplanche.

Così Lending Club continua a usare la tecnologia online per erogare prestiti a tempi record e a condizioni molto favorevoli: un modello che ha attratto al tempo stesso entusiasmo e critiche perché il rischio del credito viene trasferito su investitori istituzionali e individuali. Tuttavia per Mark Palmer e Giuliano Bologna di BTIG “l’approccio del mercato P2P risponde molto bene alle esigenze di numerose applicazioni di business”.

RIVOLUZIONE PER IL MONDO BANCARIO

“La piattaforma di Lending Club ha il potenziale di trasformare radicalmente il mondo bancario tradizionale nel giro dei prossimi dieci anni”, ha dichiarato Larry Summers, ex segretario al Tesoro americano e membro del board di Lending Club. Le azioni di Lending Club sono salite del 66% dalla quotazione in Borsa (a dicembre). La società ha una quota del 40% del mercato del lending peer-to-peer, ben al di sopra del concorrente Prosper.com, numero due del mercato con uno share dell’8%. Nei primi nove mesi del 2014, Lending Club ha permesso l’erogazione di 3 miliardi di dollari di prestiti, più del doppio di quanto emesso nello stesso periodo del 2013. Si tratta ancora solo dello 0,09% dell’intero mercato americano del lending, ma questo, per gli osservatori Usa, è solo il segno che Lending Club crescerà ancora moltissimo, a danno degli operatori tradizionali che non possono abbassare i loro costi quanto le società che operano solo su Internet e si basano su tecnologie innovative. Il Ceo Laplanche ne è convinto: le banche non riusciranno più competere con Lending Club nei prossimi anni.

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