Il presidente del Consiglio Matteo Renzi continua nella sua politica del “ascoltiamo tutti, ma le riforme vanno fatte”. Il premier va avanti deciso per la sua strada, ma questa volta a bocciare un suo provvedimento è stata addirittura la Corte dei Conti.
La magistratura contabile evidenzia che le clausole di salvaguardia e i tagli alla spesa pubblica rischiano di vanificare anche il bonus di 80 euro che il governo ha disposto in busta paga per i lavoratori dipendenti con redditi più bassi.
Si corre il rischio di trovarsi davanti a provvedimenti spot da perte di questo esecutivo, un po’ come altri che in precedenza abbiamo evidenziato su Marketicando.
Renzi si è presentato agli elettori come l’uomo della svolta. Gli elettori gli hanno dato subito fiducia, come dimostra il risultato elettorale dello scorso mese di maggio, che in verità si è avvalso anche dell’euforia generale per il bonus dei famosi 80 euro, e come confermavano i sondaggi.
Ad un anno esatto dal giuramento della sua squadra di governo al Quirinale, la fiducia in Renzi è lievemente scesa, restando comunque molto alta, ma la tanto decantata “volta buona” ancora non è stata percepita. Come riporta un sondaggio Ipsos per diMartedì, reso noto ieri sera da Giovanni Floris, la metà degli italiani giudica Renzi, almeno per quanto fatto fin qui, alla stregua dei suoi predecessori, mentre l’altra metà si divide equamente tra chi ha avvertito la svolta e chi invece ritiene che negli ultimi 12 mesi siano stati commessi più danni che altro.
Ora sta al premier smentire sia la Corte dei Conti, che ha espresso parere negativo sulla legge di stabilità, sia chi ha fin qui affermato che le sue leggi e i suoi annunci siano pura propaganda politica. Il presidente del Consiglio può giovarsi ancora di una larga fiducia degli italiani, che vedono in lui ancora l’uomo che può risollevare il Paese dal buio degli ultimi anni, ma ora è il momento di attuare finalmente questa inversione di tendenza, mettendo da parte quelle iniziative che non sono volte a migliorare la condizione dei cittadini.