Il 17 marzo gli israeliani voteranno per la composizione del nuovo Parlamento e, di conseguenza, per la formazione del nuovo governo. Negli ultimi sei anni il premier Benjamin Netanyahu ha sempre vinto, ma questa volta i sondaggi non lo danno come favorito. La poco felice situazione economica ha allontanato molti elettori dal partito Likud.
ECONOMIA AVANZATA
L’economia di Israele è sempre stata considerata simile a quella di un Paese occidentale. Secondo l’Indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite del 2014, che include variabili come qualità della vita, scolarità e livelli di diseguaglianza, Israele è al 20° posto in una lista di 190 Paesi.
CRESCITA ECONOMICA
Inoltre, la crescita economica degli ultimi anni è stata molto buona. Tra il 2004 e il 2008 il prodotto interno lordo è aumentato in media del 5% l’anno. Dopo essere “crollato” nel 2009, quando è cresciuto solo dell’1,9% a causa della crisi economica internazionale, il Pil è tornato a crescere di nuovo tra il 2010 e il 2014 del 4% ogni anno.
STIPENDI BASSI
Purtroppo, questi risultati macroeconomici non si sono riflettuti a sufficienza nelle tasche degli israeliani. Nel 2014 il salario medio è aumentato soltanto del 4% rispetto al 2005. Dal 1995 al 2005, invece, era aumentato del 24%.
MANCATA DISTRIBUZIONE
Secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), la distribuzione della ricchezza in Israele è una delle peggiori al mondo. Il Centro di statistiche di Israele ha pubblicato un sondaggio a gennaio del 2015 chiedendo a imprenditori e consumatori quanto fossero scontenti della situazione economica del Paese. L’aumento del Pil nel quarto trimestre del 2014 avrebbe dovuto innalzare mediamente i salari del 7%, ma questo non è mai accaduto.
INFLAZIONE E IMMOBILI
Secondo alcuni analisti, la decisione della Banca di Israele di abbassare i tassi d’interesse dallo 0,25 allo 0,10 dimostra che il tema dell’inflazione va affrontato. Un altro problema è quello del prezzo degli immobili. Tra il 2008 e il 2014 è aumentato del 40%, creando molte difficoltà ai potenziali nuovi acquirenti. Questo quadro economico avrà probabilmente una ricaduta importante sui risultati elettorali di chi ha governato fino ad ora, Netanyahu in primo luogo.