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Ecco chi (e come) festeggia la strage di Tunisi

Mentre un account Twitter riconducibile ai seguaci dello Stato Islamico pubblica la foto di una delle vittime italiane della strage al Museo del Bardo a Tunisi con la scritta “Questo crociato è stato schiacciato dai leoni del monoteismo, l’attacco non è stato ancora ufficialmente rivendicato da nessuna organizzazione. Ma nei forum jihadisti c’è già chi festeggia.

L’EUFORIA SOCIAL

Ci sono stati commenti e considerazioni sull’azione compiuta da Khachnaoui e Laabidi, con molti dettagli (anzi, troppi) sull’operazione. Un utente ha definito l’attentato “molto semplice ma con risultati inaspettati”, invitando a continuare gli attacchi ad obiettivi turistici in Tunisia. Il giorno prima dell’attacco al museo, un leader di Uqba bin Nafi, Wanas al Faqihha diffuso un video nel quale annunciava la “gesta dei mujaheddin” nel Paese.

GRANDE COALIZIONE

Da due anni l’organizzazione terroristica tunisina Ifriqiyah Media compie una guerra nella zona montagnosa al passo di Kasserine. Ufficialmente è legata a Uqba bin Nafi, una frazione di Al Qaeda nel Magreb Islamico e a Ansar al Sharia. A settembre Uqba bin Nafi ha giurato lealtà allo Stato Islamico, così come un mese fa lo fece l’organizzazione africana Boko Haram. Le alleanze tra gruppi di fondamentalisti islamici sono in aumento.

ATTACCHI SIMULTANEI

“L’operazione dimostra la fragilità e codardia delle forze di sicurezza tunesine, la facilità con la quali i combattenti sono entrati in una zona blindata vicino al Parlamento e alla Borsa. Che credete che può succedere se si producono attacchi coordinati in maniera simultanea contro diversi obiettivi militari e turistici?”, ha scritto l’organizzazione Uqba bin Nafi.

AZIONI INDIVIDUALI

Per continuare ad attaccare l’Occidente non servono grandi operazioni con kalashnikov. Alcuni account Twitter incitano ad attaccare individualmente i turisti: “Investiteli con la macchina, a volto coperto, dopo avere cambiato la matricola; seduceteli per le strade, alberghi e club. Uccideteli nelle spiagge, affogateli in mare o avvelenate il loro cibo, spaccateli il cranio con una pietra o soffocateli con un cuscino. Dopo prendete i soldi e andate via”.



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