In un’affollata sala è partito sabato 11 aprile a Mattarello di Trento, il movimento Trentino Unico Popolare. Ispiratore e anima del gruppo, il senatore Ivo Tarolli che ha chiamato a raccolta diverse associazioni, movimenti e gruppi di ispirazione popolare trentini.
Collegato direttamente al partito Italia Unica di Corrado Passera, Trentino Unico Popolare intende favorire la ricomposizione dell’area popolare del Trentino Alto Adige, collegandosi con la stessa esperienza della Volkspartei alto atesina, partito appartenente al PPE.
“Abbiamo ricevuto tanto dai nostri padri fondatori e in particolare da Alcide De Gasperi” ha ricordato con enfasi il senatore Tarolli e “noi oggi abbiamo il dovere di testimoniare ai più giovani e indicare loro il dovere dell’impegno politico”.
Essenziale, come ha anche ricordato con una serie di efficaci slide il professor Pilati, è impegnarsi ad attuare nella città dell’uomo gli orientamenti della dottrina sociale della Chiesa e superare la dicotomia pericolosa creatasi in questi vent’anni di dominio a senso unico nel governo della Provincia di Trento tra la Regione e il Trentino inteso come territorio e popolazione amministrata. Si continua a rimirarsi autoreferenzialmente sui buoni esempi di governo, ha continuato Pilati, mentre il bilancio sta andando alla deriva e si profila un 2018 nel quale anche il Trentino rischia di “finire in mutande”. Di qui la necessità di riprendere l’iniziativa politica di autentica ispirazione popolare aggiornata in quello che viene denominato il Trentino 2.0.
E’ stato un battesimo plurale per la partecipazione di diversi esponenti di altri gruppi come quello del Centro Popolare guidato dal senatore Renzo Gubert che ha portato il saluto, reduce dal raggiunto accordo con gli altri movimenti popolari trentini nella formazione delle liste in diversi comuni della provincia a cominciare dallo stesso comune capoluogo, Trento.
A nome della Federazione dei Popolari Italiani sono intervenuto, quale coordinatore per le regioni del Nord, portando il saluto del coordinatore nazionale, Mario Mauro, e confermando la disponibilità a concorrere tutti insieme all’organizzazione della grande assemblea dei popolari italiani da tenersi in uno dei luoghi simbolici della nostra migliore tradizione: Camaldoli, Assisi e/o la stessa città di Alcide De Gasperi. Un’innovativa Trento 2.0 da cui far partire, con il Manifesto dei Popolari per l’Italia, il nuovo soggetto politico laico, democratico, popolare, liberale, riformista, europeista, trans nazionale, ispirato ai valori dell’umanesimo cristiano e inserito a pieno titolo nel PPE da far tornare ai principi ispiratori dei padri fondatori.
Unanime il consenso espresso da tutti gli intervenuti alle tesi politiche enunciate da Tarolli e la volontà di perseguire finalmente, dopo la lunga e dolorosa stagione della diaspora, la ricomposizione dell’area popolare, laica, liberale e riformista nel Trentino AA.AA. e in Italia.
Ettore Bonalberti