Hillary Clinton ha ufficialmente annunciato la candidatura alla nomination democratica e, se dovesse prevalere, alla presidenza degli Stati Uniti nel 2016. Con un video postato ieri sui social network è partita la corsa elettorale dell’ex first lady. L’annuncio era largamente atteso. La Cnn aveva nei giorni scorsi diffuso la notizia della firma di un contratto di affitto di alcuni uffici in un palazzo a Brooklyn (New York City), a disposizione della squadra della Clinton.
A gennaio del 2013 era stato fondato il comitato a sostegno della sua candidatura, “Ready for Hillary”, necessario per farvi confluire tutte le donazioni. Qualche mese dopo sono nati il super Pac “Priorities USA Action” creato dal team di Barack Obama per sostenere Hillary Clinton e l’organizzazione “Correct the Record”, con l’obiettivo di contrastare le accuse rivolte alla candidata. Secondo Politico, la candidatura di Hillary è quella che i politologi definirebbero una “shadow campaign”, ovvero una campagna nell’ombra.
L’ESPERIENZA DI PODESTA
A coadiuvarla c’è un team composto da esperti e giovani promesse. Il più noto è John Podesta. Già capo del gabinetto di Bill Clinton e consigliere di Obama è dell’Illinois, come Hillary. Nato a Chicago, ha origini greche e italiane. Si è laureato in Legge all’Università di Georgetown e ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo della politica come volontario nella campagna presidenziale di Eugene McCarthy. Ha lavorato anche con George McGovern, avversario di Richard Nixon.
Da ottobre del 1998 a gennaio del 2001 è stato capo di gabinetto di Bill Clinton alla Casa Bianca. E’ anche fondatore del think tank di riferimento dei democratici americani Center for American Progress e autore di The power of progress: How America’s progressives can (once again) save our economy, our climate, and our country.
LA STRATEGIA DI GRUNWALD
Nel team di Hillary c’è anche Mandy Grunwald, collaboratrice di lungo corso del Partito democratico. Grunwald è esperta in comunicazione e negli ultimi anni è stata assistente della senatrice del Massachusetts, Elizabeth Warren.
Figlia di un vicedirettore della rivista Time, Grunwald ha ideato alcuni messaggi della campagna elettorale di Bill Clinton e ha partecipato nella coproduzione del documentario sulla Convention del Partito Democratico nel 1992.
Grunwald ha lavorato con politici come Daniel Patrick Moynihan, senatore di New York tra il 1977 e il 2001 ed è la figura che ha ispirato il personaggio di Daisy Green nel film Primary Colors (1998).
LE INNOVAZIONI DI HANNON
Da mesi Hillary Clinton cerca sostegno anche nella Silicon Valley. L’ultima ad essere stata ingaggiata è Stephanie Hannon (nella foto), ex dirigente di Google. Ha lavorato, tra le altre cose, in progetti come Google Maps e Gmail e alla realizzazione di alcuni programmi per Facebook. Nella campagna elettorale Hannon sarà responsabile del personale e del gruppo di ingegneri e sviluppatori che disegneranno siti web, applicazioni e altri strumenti digitali.
ALTRI DEL TEAM
Altri membri dello staff di Hillary sono Joel Benenson, l’uomo che ha realizzato i sondaggi del presidente Obama e che sarà a capo della strategia; Robby Mook, già a fianco di Hillary nel 2008 e che sarà stavolta manager della campagna elettorale; Jim Margolis responsabile dei rapporti con i media; e Jennifer Palmieri, che a febbraio ha lasciato il ruolo di direttore della comunicazione della Casa Bianca per sostenere quella che potrebbe diventare la prima donna presidente degli Stati Uniti.