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India, ecco tutti gli investimenti militari per allontanare la Cina

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Articolo tratto da Nota Diplomatica

L’India dovrebbe superare la Cina come primaria economia mondiale a più forte crescita già nel 2015. Per il Fondo monetario internazionale, il suo Pil aumenterà del 7,2% quest’anno e del 7,5% nel 2016. La spettacolare espansione economica si dovrebbe alla popolazione giovane e al progresso fatto su una serie di riforme strutturali che aiuterebbero il Paese a “volare” nei prossimi anni, per usare la parola impiegata da Christine Lagarde, il presidente del Fmi.

Se gli analisti hanno ragione, entro il 2020 l’economia indiana sarà più grande di quelle della Germania e del Giappone messe insieme. Nello stesso periodo, la produzione industriale indiana dovrebbe superare la somma totale della produzione delle tre economie “emergenti” a seguire in classifica, quelle del Brasile, della Russia e dell’Indonesia.

In parte perché “può” e in parte perché “deve”, il Paese si sta ora imbarcando in un’importante espansione militare, particolarmente dal punto di vista navale. La potenza militare indiana, tra un esercito grande ma povero e una forza aerea di prim’ordine, è sempre stata calibrata sulla guerra terrestre o contro i pakistani ad ovest o i cinesi dall’est, sbarcati attraverso le Himalaya.

L’ipotetico “nemico” marino è la Cina, che inizia ad aggirare col fare troppo spavaldo nell’Oceano Indiano, le cui acque da qualche tempo pullulano di mezzi navali di superficie e sottomarini cinesi. L’India ha in costruzione in questo momento oltre 40 navi da guerra, circa un quarto della sua intera flotta attuale. Nel 2014 è diventato il primo Paese asiatico dai tempi del Giappone imperiale ad avere due portaerei, con una terza in cantiere. La Cina ne ha solo una, ancora senza aerei…



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