Numeri, tendenze e scenari del gruppo Finmeccanica e dei settori di attività inducono gli analisti di Mediobanca Securities a promuovere il gruppo guidato dall’amministratore delegato, Mauro Moretti. Ecco perché nel report curato dagli analisti londinesi di Mediobanca Securities.
IL REPORT
Lo scorso 21 aprile da Mediobanca Securities, la controllata di Londra di Mediobanca specializzata in intermediazione finanziaria, che ha alzato la raccomandazione sulla società guidata dall’ad, Moretti, da Neutral ad Outperform, con prezzo obiettivo quasi raddoppiato, da 7,8 a 13,9 euro, che ha fatto schizzare il titolo in borsa (+2,73% a 11,68 euro martedì scorso).
IL FREE CASH FLOW OPERATIVO
Per Mediobanca questo è un dato importante, soprattutto per gli investitori esteri, poiché se paragonato ai competitor europei, il rendimento sulla capitalizzazione di mercato di Finmeccanica oscilla fra il 3% e il 4,5% contro una media di settore del 6%. Ciò che sta invece spingendo al ribasso il free cash flow operativo (Fofc) dell’azienda di Moretti sarebbe, in primis, la sua natura di conglomerato. Ciò implica, però, uno spazio di ottimizzazione della spesa per investimenti in ricerca e sviluppo (R&D) e capitale umano, che per gli analisti non sono ancora pienamente integrati nella guidance. Il secondo elemento sarebbe il parco debiti che sta costando a Finmeccanica oltre 400 milioni di euro. Insomma, per gli esperti di Mediobanca Securities, una Finmeccanica più leggera e con minor esposizione ai debiti potrebbe generare un Focf di circa 700-800 milioni di euro o un rendimento sulla capitalizzazione di mercato del 12%.
LE TENSIONI GEOPOLITICHE E LE MISURE ANTI-AUSTERITÀ
Un buon driver per il titolo oggi è l’escalation del cyber terrorismo e lo dimostra il fatto che il budget della difesa degli Stati Uniti per il 2016, dedicato a fronteggiare questo tipo di minaccia, vedrà il primo incremento annuale dal 2007. Mentre le misure anti-austerità in Europa, per gli esperti di Mediobanca, possono apportare beneficio a un settore che ha uno dei più alti moltiplicatori in termini di impatto sul Pil.
IL RUOLO DI THALES
Secondo gli analisti londinesi Mediobanca capitanati da Antonio Guglielmi, inoltre, Thales è il partner più probabile per Finmeccanica per via della sua esposizione alla difesa elettronica, dell’equilibrio tra settore militare e civile, e della potenziale cooperazione tra Italia e Francia. Gli analisti stimano un cash flow operativo del 2016 superiore a 400 milioni di euro, che porrebbe il gruppo italiano alla pari con i concorrenti europei. A un target price di 13,9 euro, l’azione tratterebbe 14,6 volte il rapporto prezzo/utili atteso per il 2016.