Tra un mese ben sette regioni italiane saranno chiamate a votare per la scelta dei nuovi “governatori” e il rinnovo dei Consigli Regionali. Le elezioni in Puglia sono forse il terzo appuntamento più atteso dagli osservatori politici, dopo Veneto e Campania, anche perché qui il centro-destra ha forse qualche chance di vittoria. Dopo 10 anni di governo regionale di Nichi Vendola, i sondaggi confermerebbero però alla guida della Puglia il candidato della sinistra, Michele Emiliano, del Pd che, al momento, avrebbe un vantaggio di circa 10 punti percentuali.
Oltre ad Emiliano, sono tre le personalità che si candidano a governare la Puglia: Francesco Schittulli e la senatrice Adriana Poli Bortone per il centro-destra, il primo sostenuto dalla parte di Forza Italia che si riconosce nell’on. Raffaele Fitto, da Ncd-Aria Popolare, Pli, Dc, Partito delle Aziende, Rinascita socialdemocratica e Fratelli d’Italia-An, la seconda sostenuta da “pezzi” di partito regionale forzista e di Fratelli d’Italia (quest’ultimo di cui la Poli Bortone fa ancora ufficialmente parte), oltre che dalla Lega Nord ( “Noi con Salvini” per la precisione), Antonella Laricchia che corre per il Movimento 5 Stelle. Vediamo brevemente chi sono.
I quattro candidati alle regionali pugliesi
Michele Emiliano, il candidato del centrosinistra, è uscito nettamente vittorioso dalle primarie organizzate dal Pd. Ex magistrato, deve la sua popolarità soprattutto alle due legislature come sindaco di Bari (2004-2014), decennio nel quale si è sempre trovato ai primi posti nelle “classifiche di gradimento” dei sindaci italiani. Uno dei punti salienti del suo programma è il sostegno alla piccola e media impresa ed al settore agroalimentare. Si è segnalato poi nella “sponsorizzazione” del servizio civile universale che possa consentire, soprattutto ai giovani, di formarsi e fare le prime esperienze lavorative. Inoltre, ha annunciato che, se sarà eletto, farà approvare una legge regionale sulla ricerca che dia la possibilità ai ricercatori di coltivare in Puglia il loro talento senza essere costretti a partire per altrove.
Antonella Laricchia è stata scelta on line come candidata dalla maggioranza degli attivisti del M5S. 28 anni, studentessa di Architettura di Adelfia (Bari), ha un impegno sociale alle spalle dimostrato in varie forme di attivismo e volontariato e, nel suo programma, promette una politica di attenzione ai giovani, onesta e consapevole e, soprattutto, di “liberazione” da una classe politica locale definita “screditata, collusa e inattiva”.
Francesco Schittulli, noto oncologo e chirurgo, è il candidato di Forza Italia scelto direttamente da Silvio Berlusconi nella regione dalla quale è partita la “ribellione” di Raffaele Fitto, con un programma attento alla sviluppo dell’economia e dell’imprenditoria locale e di promozione della sanità.
Adriana Poli Bortone, che correrà contro il suo stesso partito (FdI) appoggiata da Salvini, ha una vita trascorsa tra Msi e An, prima della fusione nel Pdl e il recente “ritorno all’ovile” di Fratelli d’Italia. Docente universitaria di professione, ma da sempre impegnata in politica e con molteplici legislature alle spalle, è stata anche sindaco di Lecce e ministro delle Risorse Agricole.
Il Forum delle associazioni familiari e le elezioni
In previsione di queste importanti elezioni del 31 maggio, i rappresentanti dell’associazionismo familiare pugliese si stanno mobilitando per sapere in anticipo dai nuovi potenziali presidenti cosa ne pensano di temi oggi scottanti come l’educazione gender, i servizi per l’infanzia, la promozione della maternità e, in definitiva, le politiche sociali da realizzare o promuovere a livello regionale. Hanno convocato i 4 candidati proprio oggi, 29 aprile, alle ore 17.00 a Bari (Biblioteca “Ricchetti” – via Sparano 149) per presentare loro il Manifesto “Per una Puglia a misura di Famiglia”, con le proposte di politica familiare che l’associazionismo locale vorrebbe realizzate nella prossima Legislatura. All’incontro, al quale sarà presente il Presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari Francesco Belletti, hanno dato adesione tutti i candidati alla carica di Governatore della Regione.
Il Manifesto del “Forum delle famiglie” pugliesi
Il Manifesto predisposto dalle associazioni familiari del Forum pugliese, che sarà presentato oggi pomeriggio, annovera fra i nodi fondamentali da affrontare per tutelare la famiglia in Puglia, un pacchetto di serie politiche formative, informative e sociali della Regione per accompagnare le coppie in crisi, per prevenire la violenza intrafamiliare e, in particolare, per sostenere i coniugi ed i figli dilaniati dalle separazioni e dai divorzi.
Ecco alcune delle domande che verranno presumibilmente poste ai 4 candidati alle prossime elezioni: a quale logica familiare sta rispondendo la politica regionale? Quale finalità la anima nel realizzare le politiche sociali sul territorio? Gli amministratori pubblici locali possono rimanere inerti di fronte al progressivo indebolimento, lo sfinimento della famiglia fondata sul matrimonio, fino alla sua ” naturale” e definitiva decadenza?
Le Associazioni familiari, assicura Ludovica Carli, medico ginecologo, presidente del Forum delle associazioni familiari della Puglia e responsabile del Progetto educativo “La luna del pozzo” (che si propone una ricognizione scientifica delle teorie di “genere” e delle possibili ricadute sull’educazione), sono pronte a dare il loro contributo per evitare il declino della famiglia. Per esempio con un rilancio della libertà di educazione ed un rinnovamento della fisionomia dei consultori familiari, quest’ultimo da realizzare riorganizzando i servizi alla famiglia, con un sostegno reale alle relazioni coniugali e genitori-figli e non fornendo prestazione da semplici ambulatori ginecologici.
L’offensiva “anti-gender” delle famiglie pugliesi
Una delle associazioni aderenti al “Forum delle famiglie” pugliese, l’Associazione Italiana Genitori (A.Ge), ha promosso a tal riguardo una iniziativa piuttosto clamorosa nei confronti delle amministrazioni sanitarie regionali. La Presidente dell’A.Ge Puglia, dott.ssa Lucia Glionna, ha infatti inviato al Direttore dell’USR di Puglia ed al Presidente del Forags regionale, una lettera con cui chiede, relativamente alla diffusione dei corsi gender nelle scuole pugliesi, il rispetto e la tutela del diritto dei genitori di essere i primi responsabili dell’educazione dei loro figli .
Chiedendo il «consenso informato dei genitori», l’A.Ge con il pieno sostegno del Forum delle associazioni familiari della Puglia, ribadisce «il diritto inviolabile e fondamentale all’educazione» dei genitori, contestando quei piani formativi in atto in alcune Province della Regione, «che portano a normalizzare la teoria del Gender».