Skip to main content

Danimarca, come e perché ha vinto la destra

Grande sconfitta per il premier danese Helle Thorning-Schmidt. Nonostante sia il primo partito del Paese, i socialdemocratici hanno ottenuto il 26,3% dei voti. Ma il risultato non basta per restare al governo. Il blocco conservatore dell’ex premier Lars Lokke Rasmussen ha vinto le elezioni legislative in Danimarca, con un complessivo 51,5% dei voti e ha la maggioranza per governare il Paese. Ma la vittoria è collettiva: è stato determinante il successo dei populisti xenofobi e anti-immigrati del Partito del Popolo Danese, che hanno ottenuto il 21,1% dei voti. Ora sono la seconda forza politica del Parlamento danese.

VITTORIA DELLA DESTRA

Come si legge sul Guardian, in Danimarca ha vinto la destra perché il discorso contro l’immigrazione del Partito Popolare Danese ha guadagnato voti per la coalizione, mentre la sinistra è rimasta indietro. Con 90 seggi la destra ha la maggioranza del Parlamento. Il leader dei popolari, Kristian Thulesen Dahl, ha detto: “Siamo un partito che questo Paese deve prendere sul serio. È stata una festa della democrazia”. Intanto, Thorning-Schmidt ha accettato la sconfitta e ha annunciato che lascerà la presidenza dei socialdemocratici.

VERO UOMO DI POTERE

Molto probabilmente Rasmussen sarà il prossimo primo ministro perché ha il sostegno dell’opposizione, inclusa l’estrema destra, che però ancora non ha fatto l’annuncio ufficiale. Ma il vero uomo forte della Danimarca sarà il nazionalista Thulesen Dahl, che critica duramente l’Unione Europea e le politiche di immigrazione.

ACCORDI OBBLIGATI 

Secondo la stampa danese, Rasmussen dovrà cedere a molte richieste di Thulesen Dahl. Se non si sente soddisfatto con l’alleanza, non si farà problemi a tagliare i rapporti e fare nuovi accordi con la sinistra pur di fare passare il suo programma. Tra le proposte di Thulesen Dahl sull’immigrazione c’era la concessione dell’asilo solo per gli immigrati che sanno il danese e hanno già un lavoro.

PER LO STATO DI BENESSERE

La campagna elettorale è stata segnata da temi molto attuali nel resto dell’Europa: inizialmente si parlava della riforma del welfare state e della disoccupazione, ma quando la sinistra ha cominciato a guadagnare punti nei sondaggi il dibattito, si è incentrato sull’immigrazione e la gestione dei rifugiati.

Rasmussen è stato capo di governo tra il 2009 e il 2011 e dovrà farsi carico di un governo molto debole, viste le differenze tra l’Alleanza liberale e i popolari danesi, che vogliono una politica più dura d’immigrazione nell’Unione europea e l’aumento della spesa pubblica. Ma intanto la maggioranza è stata incassata.



CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter