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Essere personaggio a tutti i costi

Show del Presidente della Sampdoria Massimo Ferrero al Premio Nazionale Pietro Calabrese.

Essere personaggio a tutti i costi non sempre premia, oppure, non sempre viene apprezzato. Amo gli sport, ne seguo diversi, ma il calcio decisamente meno. Se non fosse che una volta l’anno assisto al Premio Nazionale Pietro Calabrese, che si tiene a Soriano nel Cimino (la quarta edizione si è svolta Sabato 13 giugno scorso) dove, grazie al patrocinio del Coni, della Figc, delle Leghe Serie A e Serie B, del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e della Regione Lazio, c’è sempre un parterre d’eccezione e si possono incontrare tanti bei personaggi che hanno contribuito alla notorietà ed ai valori di questo sport.

La manifestazione nata in memoria di Pietro Calabrese, noto giornalista romano ex direttore de La Gazzetta dello Sport, Il Messaggero e Panorama, scomparso nel 2010, è stata  presenziata da Andrea Abodi Presidente della  Lega Calcio Serie B ed il Sindaco di Soriano Fabio Menicacci. E qui intervengono alcune personalità di primissimo piano del panorama calcistico italiano, per ricevere il premio della Castagna d’oro, simbolo del comune di Soriano, tra cui Igli Tare, Direttore tecnico della Lazio e Sebino Nela ex giocatore della Roma e della nazionale italiana.

Tra i giornalisti che hanno raccontato e commentato, ma spesso declinato la storia del calcio, c’erano: Paolo Liguori, direttore editoriale di New Media di Mediaset e grande amico di Pietro Calabrese, Stefano De Grandis storico inviato da bordo campo di Sky Sport, Donatella Scarnati famosa giornalista Rai, Maurizio Crosetti giornalista di Repubblica e inviato della Juventus, presentati e moderati da due conduttori d’eccellenza: Giuseppe Di Piazza e Simona Rolandi. La loro professionalità è riuscita a gestire e, moderare appunto, i numerosi interventi, dissacranti e spesso polemici, dal tono urlato e decisamente sopra le righe, del Presidente della Sampdoria Massimo Ferrero.

In realtà io lo conoscevo solo come personaggio imitato da Crozza ma, come spesso accade, la realtà supera la fantasia! Forse è la provenienza dal mondo del cinema, o ancor meglio da una romanità popolare ed anticonformista, che Ferrero ha rotto tutti gli schemi del cerimoniale (e forse non solo!), levato il microfono all’unica donna premiata (rivelando poca attenzione al galateo), interrotto più volte i conduttori per auto celebrarsi e promuovere (sicuramente per un’idea nobile!), il suo libro: “Una vita al massimo” i cui incassi verranno devoluti in beneficenza per la ricerca medica.

Insomma non ci è piaciuto, anche se sicuramente ha allietato la serata e ci ha anche divertito, ma non per questo riteniamo i suoi interventi degni di nota.

Invece, data l’assenza del Presidente della Fiorentina, è intervenuto Daniele Pradè direttore sportivo della squadra, e Fabrizio Castori attuale tecnico del Carpi protagonista della storica promozione in Serie A. Ma a proposito di promozioni eccellenti qui ho avuto modo di incontrare Maurizio Stirpe, Presidente del Frosinone neo promosso anch’esso in Serie A. Si è parlato così di progetti, di territorio, di sviluppo e di obiettivi. Non a caso Maurizio Stirpe è un capitano d’industria (16 stabilimenti per la componentistica d’auto sparsi per il mondo), Presidente Unindustria, ed ora con questa grande nuova sfida a capo di una squadra che si è guadagnata l’ingresso in A.

Stirpe parla del suo territorio, della città di origine, e di quanto il calcio può far bene all’economia della città di Frosinone e della Ciociaria tutta. Sappiamo bene che non basterà costruire uno stadio nuovo per dare nuova linfa ad una regione dormiente come quella della provincia di Frosinone, ma costruendo una rete di progetti per un obiettivo comune, anche questo territorio potrà contribuire a rinnovare l’immagine delle aziende e di tutte le attività e le eccellenze che appartengono a città che soffrono del dominio assoluto della Capitale, ma che con le loro peculiarità possono farsi scoprire ed apprezzare.

A questo proposito anche Soriano nel Cimino, splendida località della Tuscia, non ha smentito le aspettative confermandosi sempre come luogo d’incontro della cultura, nella splendida cornice del borgo sovrastato dal Castello Orsini. E premiamo la scelta dell’ideatore del Premio Calabrese, Antonio Agnocchetti, di svolgere la manifestazione all’aperto nel cortile di Palazzo Chigi, con terrazza belvedere sul borgo.


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