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Editoria, Mef al lavoro sul ddl per la riforma dei contributi

“È in fase di disposizione da parte del dipartimento” di Palazzo Chigi “un disegno di legge delega per la ridefinizione del sostegno pubblico all’editoria, volto a sostenere il settore in un contesto di crisi ma anche a sviluppare nuovi processi e modelli imprenditoriali di produzione e di diffusione di informazione, incentivando l’innovazione dell’offerta informativa, in particolare nel campo digitale”.

A dirlo è stato Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia, rispondendo nell’aula della Camera a una interpellanza di Scelta civica sui contributi pubblici all’editoria.

“Uno dei punti della riforma è proprio quello di rendere più efficace il sostegno pubblico all’editoria, garantendo la certezza delle risorse destinare al settore dell’editoria per un determinato arco temporale – ha proseguito Baretta – A tal fine è prevista l’istituzione, presso la presidenza del Consiglio dei ministri, del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, con durata quinquennale, nel quale affluiranno tutte le risorse statali destinate alle diverse forme di sostegno all’editoria quotidiana a periodica”.

“Tra le finalità del Fondo – ha spiegato il sottosegretario – sono previsti, oltre a contributi diretti, la cui disciplina sarà parzialmente ridefinita, anche misure per il sostegno agli investimenti delle imprese editoriali, il finanziamento di progetti innovativi, nonché misure a sostegno di processi riorganizzazione e ristrutturazione delle imprese editoriali già costituite”.

Proprio sulla riforma della disciplina dei contributi pubblici al settore è a lavoro, in commissione Cultura alla Camera, anche un comitato ristretto sulla proposta di legge del Movimento 5 stelle sull’abolizione del finanziamento pubblico all’editoria.  NAF

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