Che gli italiani si vogliano poco bene non è una novità. Si legge anche così il grande numero di recenti condivisioni, sui social network, di una speciale e poco lusinghiera classifica del World Economic Forumche colloca la Penisola al penultimo posto al mondo per efficienza di governo. Peccato che fosse una notizia vecchia di circa un anno, precisamente del settembre 2014, data della diffusione del Global Competitiveness Report 2014, in cui è contenuta la rilevazione.
Nella classifica, la Penisola si piazza giusto un gradino al di sopra la Repubblica Bolivariana del Venezuela di Nicolás Maduro, sull’orlo del collasso, e appena uno sotto l’Argentina, che cerca anch’essa di evitare un nuovo default. In quint’ultima posizione la Libia, un Paese in guerra civile e che, nei fatti, vive una situazione di confusione assoluta, con due governi che non si legittimano a vicenda: Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale, e Tripoli.
Ma se gli italiani, si sa, sono un popolo di Tafazzi sempre pronti a farsi del male anche di fronte a critiche non proprio di prima mano e forse anche eccessive, in questo caso non brillano di certo nemmeno autorevoli media stranieri come Business Insider, che l’altro ieri – in concomitanza col sito del Wef – ha rilanciato la notizia senza chiarire che si trattava di dati potenzialmente sorpassati o comunque vecchi.