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Ecco come i broker festeggiano per Italcementi tedesca

Italcementi diventa tedesca? Il mercato brinda con tanti applausi dagli analisti.

I NUMERI

Heidelberg acquisterà il 45% di Italcementi posseduto da Italmobiliare ad un prezzo di 10,6 euro per azione (a premio del 71% circa sul prezzo medio ponderato degli ultimi 3 mesi) – racconta Giuseppe Mapelli, analista di Equita Sim – Il prezzo corrisposto valorizza l’equity di Italcementi per circa 3,7 miliardi ossia 21,5 volte gli utili 2017 e 7,5 volte l’Ev/Ebitda (9,6 volte il 2015).

LE TAPPE

Sono previsti nel contratto di vendita meccanismi di riduzione del prezzo al verificarsi di determinati eventi negativi prima del closing. L’operazione è soggetta al via libera delle autorità antitrust (le sovrapposizioni geografiche sono comunque minime e presenti solo in Usa e Belgio) e dovrebbe chiudersi entro il 2016.

LE PARTECIPAZIONI

“Italmobiliare – aggiunge Mapelli – riceverà una parte del corrispettivo in azioni Heidelberg di nuova emissione (per i dettagli si veda la news relativa a Italmobiliare) e si è impegnata ad acquistare le partecipazioni di Italcementi in Italgen (energie rinnovabili) e Bravo solution (e-procurement) oltre ad alcuni immobili. A seguito del closing, Heidelberg lancerà un’Opa obbligatoria cash sul free float di Italcementi al medesimo prezzo corrisposto a Italmobiliare”.

GLI EFFETTI COLLATERALI

“L’operazione di M&A su aziende italiane (dopo Pirelli, Ansaldo, World Duty Free) –  aggiunge Domenico Ghilotti, sempre per Equita Sim – oltre alle ripercussioni dirette sul settore del cemento alimenta a nostro avviso l’appeal speculativo sui titoli di alcune aziende che operano all`interno di settori in rapido consolidamento come Telecom Italia e Mediaset”. Dunque, da una parte Cementir e Buzzi Unicem incorporeranno un appeal speculativo legato alla possibile cessione delle quote di controllo.

NON SOLO CEMENTIERI

“Ci aspettiamo corporate action – continua Ghilotti – anche su Fiat, una volta completato lo spin-off di Ferrari. Inoltre la decisione della famiglia Pesenti di cedere il controllo alimenta l`appeal speculativo su una serie di aziende a controllo famigliare e di medie dimensioni, possibili target di M&A. Tra le più significative citiamo: Amplifon, Ferragamo, Saras, Campari, Diasorin, Piaggio, De Longhi, Tod`s, Recordati, Danieli, Ima”.

CHE COSA DICE AKROS

Italcementi è hold per Equita e neutral anche per Banca Akros, con il target price allineato al prezzo di Opa. Banca Akros si aspetta risultati forti per il gruppo italiano mentre ritiene “improbabile che arrivi una contro-offerta da parte di un investitore africano” di cui si è sentito parlare nei giorni scorsi. Avvantaggiate anche Cementir e Buzzi, visto che l’acquisto da parte di Heidelberg equivale a una rinnovata fiducia nei confronti del mercato italiano.

IL REPORT DI EXANE

A 10,6 euro viene riprezzata l’italiana da equità e anche da Exane Bnp Paribas. “I termini finanziari appaiono giusti e la strategia razionale – aggiunge Paul Roger – Su basi relative restiamo neutrali su Heidelberg date le incertezze in alcuni mercati emergenti. Il deal sarà buono per il settore, sollevando la questione di quale sarà il prossimo e cristallizzando più di una valutazione al rialzo per nomi madcap, specialmente Buzzi Unicem”.

TRA GEOGRAFIA E FINANZA

Si tratta di un’operazione geograficamente eccellente secondo Exane, i cui termini finanziari hanno senso. “Heidelberg sta comprando Italcementi vicino ai minimi e stimiamo che il deal possa generare un Roce del 10% al 2018, incluse le sinergie di 175 milioni di euro, che appaiono realistiche. Dovrebbe essere accrescitivo dell’11% di eps nel 2018. Il debito/ebitda proforma del 2016 è 2,3 assumendo cessioni per un miliardo di euro. Non abbiamo cambiato il nostro target price su Heidelberg. L’esperienza del merger LafargeHolcim suggerisce che le azioni hanno difficoltà nel momento iniziale ad affrontare le difficoltà sottostanti ai trend di mercato. La nostra preferenza è per i mercati industrializzati rispetto agli emergenti: notiamo che il secondo trimestre di Heidelberg poco brillante nei mercati emergenti e questo accordo porta una nuova grande posizione in Egitto, dove la visibilità sulla progressione dei margini è bassa. Dunque è probabile che il deal rimandi al 2017 un ritorno per Heidelberg al 2017”.


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