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Energia, a Expo 2015 non si butta niente

Gli scarti della filiera produttiva del cibo possono essere utilizzati come materia prima per produrre diversi materiali, un approccio totalmente diverso da quello che prevede la produzione di energia come unico utilizzo di scarti e residui.

Il 5 agosto si parlerà di questo alla conferenza ‘Da scarto a risorsa: il concetto di bioraffineria applicato alle produzioni alimentari’. L’evento, coordinato da Nicoletta Ravasio dell’Istituto di scienze e tecnologie molecolari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), intende dimostrare come il concetto di economia circolare si possa applicare alla agroindustria.

Le possibilità di riciclo sono molte. In primo luogo si possono estrarre composti bioattivi da usare come additivi alimentari, composti nutraceutici o ingredienti cosmetici, ma la vera sfida è rappresentata dalla possibilità di ottenere prodotti chimici di largo impiego quali fluidi idraulici, tensioattivi o materie plastiche che in virtù della loro origine naturale sarebbero completamente biodegradabili.

Taluni scarti hanno inoltre un impatto molto negativo sull’ambiente ed è quindi importante trovarne un utilizzo. Si pensi alla paglia di riso che viene reinterrata dagli agricoltori per non affrontare i costi di rimozione dal campo: questa pratica genera 60 kg di metano (90 m3 ) per tonnellata interrata e contribuisce su scala mondiale per il 10-15% al totale delle emissioni antropogeniche di questo gas clima-alterante.

La ricerca  è concentrata su alcune specifiche filiere: succhi di frutta, riso, industria casearia, pane e prodotti da forno, pomodoro e vino. Nel corso dell’evento verrà illustrata una mappa interattiva degli scarti prodotti dai principali processi agroalimentari in Europa consultabile sia per prodotto che per paese. Inoltre lo chef stellato Igles Corelli, ideatore della ‘cucina circolare’, mostrerà interessanti utilizzi degli scarti di cucina.

L’evento è organizzato congiuntamente all’azione europa COST (European cooperation in science and technology) EUBis: Food waste valorisation for sustainable chemicals, materials & fuels, il cui scopo è quello di coinvolgere un gran numero di ricercatori e portatori di interesse provenienti da 30 paesi europei per esplorare il potenziale degli scarti della filiera alimentare come sorgente di carbonio alternativa per l’industria chimica.


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