Skip to main content

Che cosa penso delle sparate anti Papa di Salvini

Riceviamo e pubblichiamo

In questi giorni vi è un acceso dibattito sulle parole del Papa in tema di immigrazione. Un tema che è diventato un enorme problema non solo europeo ma mondiale.

2,2 miliardi di persone si riconoscono nel cristianesimo, la maggior parte di loro sono cattolici. I sondaggi più buoni danno la Lega Nord di Salvini al 16%, questo significa in numeri, se tutti gli aventi diritto votassero, poco più che 8 milioni di italiani. Perché do i numeri? Perché è importante collocare e calibrare gli esponenti in campo. Le persone a cui si rivolge il Papa sono “leggermente“ di più rispetto a quelle a cui fa riferimento Salvini.

Davvero si crede che un Papa che riavvicina gli USA a Cuba, che sta lavorando per riunificare le chiese cristiane (ricucendo strappi millenari), abbia come tema fisso Salvini, la crisi degli immigrati e la politica italiana? Tan’è che la polemica da cui scaturisce il tutto viene da una frase del Papa inerente alla situazione degli immigrati in Myanmar e non in Italia.

Ci siamo sempre lamentati di un intervento troppo massiccio della chiesa nella politica romana, ora che finalmente abbiamo un Papa che tratta ‘Italia come “uno dei tanti” paesi in cui si trovano i cristiani, cerchiamo di tirarlo in ballo in qualsiasi modo.

Matteo Salvini e Vittorio Feltri hanno ragione a sottolineare come proprio la curia potrebbe fare di più, e fa bene Feltri a sottolinea che soprattutto le curie bergamasche (anche io provengo da lì) sono le più reticenti. Basti chiedere a qualsiasi sindaco bergamasco che abbia cercato aiuto dalla curia per alloccare gli immigrati. La risposta standard dei prelati è stata un secco: “E chi paga?“. Alla faccia della carità!

Salvini e Feltri hanno anche ragione quando sottolineano che lo Stato Italiano non ha nessun piano concreto sul’argomento e che danno i soldi destinati agli italiani agli immigrati. Aggiungerei anche di più: dato che i soldi dello Stato sono i soldi degli italiani, non solo gli italiani non ricevo i soldi ma li sperperano (giusto per usare il linguaggio leghista) con gli immigrati.

Quindi, sempre seguendo la logica leghista populista, noi italiani buttiamo via i soldi dandoli agli immigrati. Noi italiani siamo anche quelli, però, che pagano i politici (parlamentari o europarlamentari) per fare il loro lavoro. Considerando che l’onorevole Salvini è una presenza fissa in televisione difficilmente può essere presente anche nell’aula. Peccato che proprio dai banchi di quel Parlamento, Salvini, potrebbe lottare per trovare una risoluzione europea alla crisi degli immigrati italiani.

Sinceramente se da italiano devo buttare via i miei soldi, preferisco buttarli via dandoli ad una famiglia che sfugge dalla Siria piuttosto che a un politico che non fa il suo lavoro.

Fabio Plebani


CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter