Abu Ramaysah al Britani è l’autore di un e-book che ha tutte le sembianze di una guida turistica a favore dello Stato Islamico. Ha 25 anni ed è considerato uno dei leader della campagna mediatica e di arruolamento sui social newtwork dello Stato Islamico.
I “BEATLES” ISLAMICI
Abu Rumaysah al Britani (nella foto con il suo bambino in braccio) è anche conosciuto come Siddartha Dhar. Secondo il Daily Mail faceva parte di un gruppo di radicali islamici che si facevano chiamare “The Beatles”: il rapper Abdel-Majed Abdel Bary, l’hacker Abu Hussain Al-Britani e lui. Insieme hanno avuto in ostaggio qualche mese il giornalista James Foley, decapitato da Isis.
CALIFFATO COME UN RESORT
Nella pubblicazione di 46 pagine, il giovane jihadista britannico sosteneva che il Califfato è “come un lussuoso resort di vacanze” dove le pratiche criminali vengono giustificate dalla “giustizia” politica e religiosa.
NON SONO I CARAIBI
“Succulenti pezzi di pollo o agnello marinato. Succhi di frutta freschi venduti per un dollaro. Ma anche un clima Mediterraneo degno di un resort a cinque stelle. Non sono i Caraibi. È lo Stato Islamico”, si legge sull’e-book. “Al Baghdadi non vuole solo attirare combattenti. ‘Il Paese (lo Stato Islamico) è un magnete di talenti’, afferma l’autore che parla di una ‘società cosmopolita’ composta da ‘professori, giudici, predicatori, soldati, dottori, data analyst, esperti di telecomunicazione, economisti, meccanici, cuochi, insegnanti e ingegneri civili’”, ha scritto il Corriere della sera.
LETTERATURA LEGGERA
Secondo Charlie Winter, ricercatore del think tank Quilliam, Una breve guida allo Stato Islamico non è in linea con il resto delle pubblicazioni ufficiali di Isis, ma sembra un libro di letteratura infantile. “Isis sta cercando di arrivare al grande pubblico e un racconto della vita quotidiana è una buona opzione, ma in termini di propaganda questo testo è molto debole”, ha spiegato Winter al giornale The Independent. L’e-book di Al Britani è comunque in linea con altre pubblicazioni come Il cibo del Califfato, Clima, trasporto, tecnologia, gente e istruzione nel Califfato; tutti testi che cercano di spiegare e giustificare gli orrori compiuti dall’organizzazione terroristica e paragonano lo stile di vita con l’Occidente.
MENTORE A LONDRA
Al-Britani è stato allievo di Anjem Choudari, predicatore islamista londinese che difende i terroristi e fondatore di Sharia4Uk, potente network di propaganda jihadista, ora detenuto a Londra. Al-Britani invece si è trasferito in Irak, da dove collabora con le comunicazioni di Isis. Le autorità britanniche pensano che sia un membro del gruppo Portsmouth, che è partito da Londra a Istanbul per attraversare la frontiera verso la Siria.
10 COSE DA SAPERE (SECONDO UNA MOGLIE JIHADISTA)
La guida al miglior stile della Lonely Planet ricorda i post di alcune mogli jihadiste. Come raccontato da Formiche.net a settembre del 2014, il blog Diary of a Muhajirah spiegava “10 cose da sapere sullo Stato Islamico” per non cadere nella campagna di disinformazione dell’Occidente e prendere la decisione “migliore”: convertirsi al jihadismo.
“Ecco l’elenco:
1. Qui non si paga l’affitto. I beni si ricevono gratuitamente.
2. Non paghiamo bollette di elettricità e acqua.
3. I generi alimentari sono concessi gratuitamente ogni mese: spaghetti, pasta, riso, uova e altro.
4. Ci sono indennità mensili non solo per marito e moglie (o mogli), ma anche per ogni bambino.
5. Visite mediche e farmaci sono gratuiti. Lo Stato Islamico paga per voi.
6. Anche se non si parla l’arabo si può sopravvivere. È possibile trovare quasi ogni razza e nazionalità qui.
7. Ad ogni coppia appena sposata vengono dati 700 dollari in dono.
8. Se sei musulmano non devi pagare le tasse.
9. Nessuna attività viene svolta durante la preghiera. La gente prega per strada e nelle moschee.
10. Il numero di matrimoni misti e di bambini di razza mista è molto alto. Il Califfato è una bella testimonianza di fraternità e assenza di razzismo”.