8 settembre 1943, studi Eiar di via Asiago a Roma: il presidente del Consiglio in carica, Pietro Badoglio, annuncia con un messaggio alla radio la firma dell’armistizio con gli Alleati (apposta segretamente cinque giorni prima a Cassibile, in Sicilia).
Le sue parole furono queste: “Il governo italiano, riconosciuta la impossibilità di continuare la impari lotta con la soverchiante potenza avversaria, nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze anglo-americane. La richiesta è stata accolta. Conseguentemente, ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo. Esse però reagiranno ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza“.
L’8 settembre 2015 il presidente del Consiglio in carica, Matteo Renzi, ha annunciato con un messaggio televisivo agli studi Rai di via Teulada a Roma la firma dell’armistizio sulla riforma del Senato con la minoranza Pd (apposta segretamente cinque giorni prima da Maria Elena Boschi a Palazzo Madama, nella capitale).
Le sue parole sono state queste: “Il governo italiano, riconosciuta la impossibilità di continuare la impari lotta con la soverchiante potenza avversaria, nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione ha chiesto un armistizio al generale Bersani, comandante in capo delle forze democratico-vendoliane. La richiesta è stata accolta. Conseguentemente, ogni atto di ostilità contro i senatori dissidenti deve cessare da parte delle forze renziane in ogni luogo. Esse però reagiranno ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza. Grillo e Salvini sono avvertiti“.
Ho cercato di verificare l’autenticità di questo comunicato. Non ci sono riuscito. Non so cosa ne pensano i lettori, ma a me non sembra vero. Lo sapremo comunque tra poche ore.