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Isis, ecco come la guerra si sposta sui videogiochi

Sono passati 30 anni da quando Super Mario Bros è entrato negli schermi delle tv in tutto il mondo. Il famoso videogioco, uno dei primi della piattaforma Nintendo, è nato in Giappone nel 1985. Il simpatico idraulico Mario e il fratello Luigi sono stati un’invenzione di Shigeru Miyamoto.

Ma oggi un tecnico siriano ha reinventato il gioco. Per diffondere il dramma siriano da un’altra prospettiva, un ragazzo di 29 anni, rifugiato in Turchia, ha usato i classici personaggi di Supermario Bros per mostrare i pericoli dei profughi della guerra.

MORTI IN MARE

Il Supermario Bros siriano è stato prodotto da Online For Media Production, una società che si occupa di temi politici e adesso è impegnata nella crisi siriana. In un articolo pubblicato dal Time, il creatore del Supermario Bros versione siriana ha spiegato che molti dei suoi amici sono scappati in Europa: “Cinque mesi fa il mio migliore amico è morto affogato in mare durante il viaggio da Ismir (Turchia) verso la Grecia. Il motore della barca è esploso. Così ho avuto l’idea del videogioco”. Nel videogioco il tecnico ha detto che ha deciso di usare la figura di Supermario “perché è famoso in tutto il mondo e parla un linguaggio universale”.

VITA DA RIFUGIATO

Un altro esempio dell’offensiva occidentale contro Isis è il gioco Refugen. Sviluppato da un piccolo studio dei Paesi bassi, questo videogioco racconta la violenza degli estremisti islamici in Siria. Le immagini hanno scatenato le polemiche: un bambino rifugiato di 13 anni deve lottare per la sopravvivenza in diverse situazioni. L’utente deve capire cosa è giusto o sbagliato per la sua vita. Per usare Refugen bisogna abilitare il microfono; alzando la voce in “modo Berserk” ci si difende dai terroristi. Secondo i creatori questa dinamica fa capire che “le emozioni danno forza a chi spara, riducendo il trauma perché si libera lo stress”.

FICTION E REALTÀ

Ma anche lo Stato Islamico sta cercando di sfruttare i video giochi per conquistare nuovi militanti con la propaganda jihadista. Hanno utilizzato la versione online del videogioco Grand Theft Auto V (GTA V) per simulare attentati contro la polizia americana. Accanto, sono stati affiancati immagini di attacchi reali. In un video ripreso da Europa Press, c’era la scritta in arabo e in inglese: “Nel nome di Allah, clemente e misericordioso. I vostri giochi noi li facciamo con le stesse azioni nel campo di battaglia”.



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