Fa paura la carenza di intellettuali. In molti ripetono canzoncine retoriche, utili a conservare una poltrona o a dar piacere al capo di turno. I presunti antagonisti abbaiano ma raramente mordono, figli di un sistema dal quale non hanno alcuna intenzione di uscire.
I politici di un tempo saranno stati anche discutibili ma molti di essi erano visionari, avevano in mente il futuro delle società, erano educati al senso dello Stato, erano statisti. E’ cambiato il mondo e, contestualmente, è crollato il pensiero politico.
In più, i politici di un tempo avevano un’idea del mondo, avevano relazioni consolidate con politici di altrettanto livello in giro per il mondo; non come oggi, dove i rapporti fra i leader sembrano privi di strategia e ben adatti a “book” fotografici.
L’Italia e l’Europa, politicamente, sono terre di nostalgia. Se ci guardiamo indietro possiamo imparare mentre dal presente possiamo soltanto fuggire.
Linee strategiche. Istituto fondamentale per la Conoscenza e la Convivenza. The Global Eye
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