“Per fare l’albero ci vuole il seme”, recita una famosa canzone per bambini, che, nella sua semplicità, rivela una verità talmente evidente da passare spesso inosservata: da un semplice seme possono svilupparsi organismi molto complessi, come alberi o vegetali essenziali per la sopravvivenza dell’uomo. Dall’invenzione dell’agricoltura, le piante sono sempre state al centro della nostra dieta e economia. Svolgono un ruolo centrale nell’ecosistema e rappresentano anche un’importante risorsa per la produzione di biomateriali e biocarburanti, assumendo un ruolo fondamentale per le nostre vite.
Il 6 e 7 ottobre, in occasione di Expo 2015, si è svolta la ‘Third Fascination of Plants Day’, una mostra interattiva, dedicata soprattutto ai giovani e agli studenti, dove ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche, dell’Università degli studi di Milano e altri scienziati italiani ed europei, hanno illustrato come grazie alle piante si potrà garantire la sicurezza alimentare sul nostro pianeta e al tempo stesso ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura. Durante l’evento, organizzato dalla Piattaforma tecnologica europea ‘Piante per il Futuro’ (Plant Etp) e la European plant science organisation (Epso), sono state presentate le sfide che attendono la nostra società e le tecnologie che potranno aiutarci ad affrontarle: le colture tradizionali, lo studio della biodiversità, le nuove tecnologie di coltivazione e le piante geneticamente modificate.
L’evento si inserisce nell’iniziativa ‘The Fascination of Plants Day’ (http://www.plantday12.eu), lanciata nel 2012 e oggi diventata di livello mondiale. Nel 2015 ci sono stati più di 900 manifestazioni in 55 paesi, presso istituti di ricerca, università, orti botanici, musei e imprese.
“La mostra offre un’opportunità unica di dimostrare ciò che la ricerca nel settore vegetale può fare per affrontare diverse questioni di grande rilevanza sociale ed economica”, ha commentato Karin Metzlaff, direttore di Epso. Garantire al livello globale una produzione sufficiente di cibo e mangimi salubri e nutrienti, di prodotti vegetali per l’industria chimica e per la produzione di energia, sono obiettivi prioritari sia in Europa che nel resto del mondo. La capacità di raggiungerli dipenderà in gran parte dalla produzione di nuove conoscenze, e dal loro trasferimento come innovazioni nel settore agricolo.