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Finmeccanica, ecco come la vendita di Fata a Danieli sarà salutare per Moretti

Maria Elena Boschi e Mauro Moretti (2015)

Si tratta di un asset minore, la cui cessione avrà solo un impatto limitato sui conti di Finmeccanica. Ma la vendita di Fata alla friulana Danieli è un altro tassello della ristrutturazione che il gruppo guidato dall’ad, Mauro Moretti, sta compiendo per puntare tutto sul core business e che riceve una promozione a pieni voti dagli analisti.

IMPATTO QUANTITATIVO MODESTO

“L’impatto quantitativo è modesto, ma positivo dal punto di vista qualitativo – scrive Martino De Ambroggi, analista di Equita Sim che sul titolo ha giudizio buy con target price di 14,4 euro – Le voci stavano circolando sulla stampa quando Finmeccanica ha confermato la vendita a Danieli della società Fata che si occupa di Engineering, Procurement e Construction con fatturato di 150 milioni e 200 dipendenti. Escluso il business di Fata Logistic Systems, l’operazione sarà finalizzata nei primi tre mesi del 2016. La società non fornisce informazioni quantitative, né sul deal (stimiamo cash-in di almeno 25 milioni), né sul business residuo. L’impatto quantitativo è comunque modesto, ma positivo dal punto di vista qualitativo in quanto permette di eliminare un altro asset non core che in passato aveva anche generato perdite”.

MA UN PASSO QUALITATIVAMENTE IMPORTANTE

Facile immaginare che, una volta conosciuti i dettagli dell’operazione, gli analisti alzeranno il tiro sulla nuova Finmeccanica. Si tratta di una “conferma dell’impegno del gruppo nel processo di allontanamento dalle attività non-core”, secondo Kepler Cheuvreux, giudizio buy e target price di 14 euro – gli effetti saranno visibili solo nel 2016. Modeste sia la riduzione netta del debito, sia l’impatto sulle vendite e sull’ebita, ma l’operazione dimostra la volontà del gruppo di concentrarsi sui core business di aerospazio, difesa e sicurezza”. E la prossima dismissione di cui si vocifera, quella del 25% di Mbda, che vale tra gli 800 milioni e il miliardo potrebbe fare il resto ridicendo il debito in maniera consistente e producendo sul prezzo un impatto di due euro per azione, che ancora non è incluso nei giudizi dei broker.

GRANDE OCCASIONE PER DANIELI

La più generosa dal punto di vista della valutazione è Banca Imi che affibbia a Finmeccanica un target di 17,7 euro con giudizio buy e giudica Fata “una vendita importante da un punto di vista qualitativo poiché si tratta di un avanzamento in direzione del piano industriale di Finmeccanica. Se per Finmeccanica la notizia è sicuramente positiva, l’acquisizione è un’opportunità anche per Danieli per lo sviluppo della tecnologia Micromill di Alcoa di cui ha la commercializzazione in esclusiva”. “Danieli ha fatto un’operazione densa di senso strategico”, scrivono gli analisti di Mediobanca Securities che sulla predatrice hanno rating neutral con prezzo obiettivo di 21,10 euro, mentre su Finmeccanica il giudizio è outperform e il prezzo di 14,9 euro.


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