Non sono utili le lenti della politologia per studiare le ultime mosse del Cavaliere tra disperazione politica e rilancio elettoralistico.
Tutto promana da una strategia puramente di marketing per testare gli annunci populistici che colpiscono il governo Monti e la politica economica ora stimmatizzata dopo essere stata concordata e approvata nelle aule parlamentari fino a qualche ora fa.
Silvio Berlusconi con le ultime opere parolaie cerca solo di far sondare le parole d’ordine utili per una campagna elettorale alla Grillo destrorso che sconfesserebbe e affosserebbe ogni possibile richiamo a un moderatismo senza moderazione.
Per questo non si può non plaudire ai quattro dissenzienti del Pdl (Giuliano Cazzola, Franco Frattini, Gennaro Malgieri e Alfredo Mantovano) che si sono sottratti al giogo berlusconiano per schiudere la possibilità che una parte del Pdl ragionante e non ossequiante possa aspirare a una vera formazione moderata abbandonando quelle che appaiono le timide e timorose ambiguità del segretario Angelino Alfano.