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Che succede a Pil e produzione della Cina

Si attende la reazione dei mercati azionari ai dati cinesi che sono stati misti con Pil e vendite al dettaglio leggermente superiori alle stime di consenso mentre la produzione industriale ha fatto peggio del previsto.

LE BORSE

L’Hang Seng e il NIKKEI hanno reagito con perdite contenute. Mercato obbligazionario: riapertura dopo i minimi lo spread BTP-Bund sui minimi da metà aprile (106) in parte per fattori tecnici.

TACCUINO TASSI

Tassi USA hanno ritracciato venerdì ma risultano comunque in lieve calo su base settimanale data l’incertezza sul timing del primo rialzo Fed.

DOSSIER CAMBI

l dollaro tiene rispetto all’Euro e allo Yen (1,137 e 119). Cede marginalmente il prezzo del greggio con il primo contratto Brent che quota 50,2$ a barile dopo una chiusura intorno vicino a 51$ venerdì.

I DATI CINESI

Il Pil è cresciuto di un decimo al di sopra delle stime di consenso nel 3° trimestre: 1,8% t/t su base congiunturale  e 6,9% sull’anno. Si tratta della prima lettura al di sotto del 7% a/a, target ufficiale del Governo di Pechino.

VENDITE E PRODUZIONE A PECHINO

Leggermente migliori delle attese anche le vendite al dettaglio che crescono del 10,9% a/a a settembre dopo 140,8% a/a. Ha fatto, invece, peggio del previsto la produzione industriale che è avanzata a settembre del 5,7% a/a dopo 6,1%a/a. Rimangono quindi ombre sull’entità del rallentamento cinese e ripercussioni sulla domanda globale.



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