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Le limousine low cost di Putin

È tempo di stringere la cinghia in Russia. A inizio anno il presidente Vladimir Putin aveva annunciato durante il vertice del Consiglio di Sicurezza della Federazione russa un piano di spending review. Sarebbe stati tagliati gli stipendi dello staff presidenziale di circa il 10%. Secondo l’Ufficio statistico pubblico (RossStat), i dipendenti ricevevano 96 mila rubli (circa 2 mila euro) al mese, ma lo stipendio sarebbe stato ridotto a 1200 euro, a causa della svalutazione della moneta.

Un’altra misura annunciata dal primo ministro russo, Dmitri Medvedev, è stato il divieto di usare macchine di lusso di più di 2,5 milioni rubli (36.300 dollari) ai dipendenti pubblici. Per il quotidiano Rossiyskaya Gazeta, le auto usate dai funzionari statali, qualunque sia l’incarico, non possono avere più di 200 cavalli. Per i sottosegretari, invece, il limite è di 2 milioni di rubli e per i direttori di 1,5 milioni di rubli. Inoltre, saranno regolati anche gli smartphone (non più di 15mila rubli per i dirigenti) e l’acquisto di mobili di ufficio. La normativa entrerà in vigore da gennaio del 2016.

Secondo la pubblicazione Kommersant, per non privare i lavoratori delle comodità abituali, l’Istituto di Automobilismo Nami si sta preparando per aprire una fabbrica di limousine destinate ai dirigenti russi. Alcune fonti sostengono che “si stanno comprando i primi macchinari per cominciare la produzione con incarichi speciale”, ma altre fonti assicurano che ancora non è stato approvato l’investimento totale. Nel comunicato diffuso dal governo si spiega che il Cremlino cercherà di “escludere acquisti eccesivi con le risorse pubbliche”. Putin ha anche imposto ai funzionari russi di informare su tutti i regali ricevuti.

Le limousine di Nami farebbero parte del progetto Kortezh, un gruppo di automobili di lusso che è stato presumibilmente commissionato all’impresa Sollers in collaborazione con Porsche Engineering. Non sarà difficile trovare acquirenti per le macchine di NAMI, vista la chiusura della pianta ZIL a Mosca.



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