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Così Giuliano Ferrara e monsignor Negri hanno letto il libro di Angela Pellicciari

Di Anna Villani

“Una storia della Chiesa Papi e santi, imperatori e re, gnosi e persecuzione” è il titolo dell’ultimo volume di Angela Pellicciari, edito da Cantagalli e presentato nell’Auditorium del Pontificio Istituto “Giovanni Paolo II” della Pontificia Università Lateranense della Città del Vaticano, martedì 27 novembre.

(GIULIANO FERRARA E MONSIGNOR NEGRI PRESENTANO IL LIBRO DI ANGELA PELLICCIARI. LE FOTO DI PIZZI)

Saggista, Storica del Risorgimento, docente di Storia della Chiesa, l’autrice vanta già numerose pubblicazioni tra storia e Chiesa e collabora con Radio Maria.

Alla presentazione, introdotta da don Alessandro Galeotti (Arcidiocesi di Siena), erano presenti il fondatore del Foglio Giuliano Ferrara e mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio.

Trecentocinquanta pagine che Pellicciari giudica ancora “poche” per raccontare davvero tutto, ma “sufficienti per tracciare una sintesi articolata delle caratteristiche della Chiesa attraverso i secoli”. “Una storia della Chiesa perché è appunto la mia storia della Chiesa” ha precisato la docente, originaria di Fabriano. Un narrato che, per Ferrara è “un flusso meraviglioso di notizie”. “Ricordiamoci – ha sottolineato Ferrara, definitosi “laico e fuori dalla Chiesa” – che la religione è stata da sempre un grande pretesto storico” riflettendo su come si sia arrivati a trasformare oggi in “parolaccia” il termine “crociata” che proprio lui aveva adottato per una “nota battaglia di coscienza”, contro l’aborto.

“Un testo bellissimo” è stato il giudizio espresso da monsignor Negri per il quale “andrebbe regalato a tutti i vescovi italiani in modo da accrescere la consapevolezza della conoscenza della storia della Chiesa” che si “autorealizza nella missione” citando proprio san Giovanni Paolo II. Quanto ai “Papi” citati nel testo, Negri ha detto “che molti sono stati quelli messi alla gogna ed ancora vengono messi” e che, per rileggere la storia della Chiesa, l’invito è che “non sia il moralismo la chiave di lettura degli eventi”.

(LE FOTO DI PIZZI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO)

“Il libro della mia vita – ha esordito nel suo intervento di chiusura l’autrice del libro – ‘complessino’, direi, che riassume il mio insegnamento di storia e filosofia”, ricordando di essere stata “sessantottina e all’inizio fuori dalla Chiesa” e di svolgere oggi “il cammino neocatecumenale”. La sua visione della Chiesa da 45 anni è “come di un gioiello” e che “l’esperienza fatta è davvero di una Chiesa santa”, rappresentando ai presenti un ampio ventaglio di esempi di persone che nel quotidiano “santificano” il proprio impegno nel suo solco “persone che hanno lasciato tutto, che hanno accettato i figli che Dio gli ha mandato, gente che ha messo in discussione la propria vita”. Infine, un pensiero spirituale di riflessione a margine di numeri, storia, eventi: “Mi avrebbe fatto piacere – ha detto tra l’emozione – che il Signore dicesse: ‘Ogni tanto sarete perseguitati’ invece no, “sarete perseguitati”, una condizione dunque permanente della vita del cristiano.  Ma, pure una consolazione, e cioè che “dopo 2000 anni a guidare la storia della Chiesa vi è lo Spirito Santo” e che “anche nelle vicende più dolorose Dio ci assiste mandando i santi, che danno un senso alla vita”. Questo libro illustra “le accuse – dice l’autrice – rivolte alla chiesa dal mondo pagano commentate da una prospettiva di fede”.

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