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L’appello (riservato) di Amato e Bassanini a Monti

“Reindustrializzare l’Europa”. E’ il titolo del manifesto-appello trasversale che due fondazioni (Confrontations Europe e Astrid) consegneranno ai capi di Stato e di governo in occasione del vertice del 13 e 14 dicembre.

Il manifesto, firmato tra gli altri dall’ex premier Giuliano Amato, da Franco Bassanini (fondatore di Astrid e presidente della Cassa depositi e prestiti), da Philippe Herzog (presidente onorario del pensatoio Confrontations Europe) e dall’europarlamentare del Ppe, Alain Lamassoure, indica 6 obiettivi per rilanciare l’occupazione ed evitare la desertificazione industriale dell’Europa.

Tra questi – si legge nel testo che Formiche.net ha letto e che svela  – ci sono le “cooperazioni tecnologiche e industriali” per “finanziare un rinnovo delle grandi infrastrutture in europa”. Poi si chiede di “rettificare i Pacchetti di Energia per ridurre la dipendenza energetica” e di puntare sull’Agenda digitale: “Promuovere beni pubblici e una politica di offerta”.

Proposte che partono da una premessa pessimistica: “Dopo la ratifica del trattato di bilancio, la definizione di obiettivi di stabilità va corredata con forti stimoli per gli investimenti, se non si vuole correre il rischio di una lunga recessione, di un indebolimento del nostro potenziale di sviluppo e della nostra competitività, e di una crisi sociale esacerbata”.

Per questo i firmatari consigliano i capi di Stato e di governo “l’elaborazione di una strategia europea di competitività industriale integrata e solidale”.

 


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