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Lettera alla città di Roma. Firmato: Agostino Vallini

Di Agostino Vallini

In questo momento di grandi cambiamenti epocali, il Giubileo della Misericordia è una grazia per la Chiesa e per ogni cristiano. Tutti siamo chiamati – ha affermato il Papa – “ad offrire più fortemente i segni della presenza e della vicinanza di Dio. Questo non è il tempo per la distrazione, ma al contrario per rimanere vigili e risvegliare in noi la capacità di guardare all’essenziale. È il tempo per la Chiesa di ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato il giorno di Pasqua: essere segno e strumento della misericordia del Padre (cfr. Gv 20,21-23)“.

Desideriamo con tutto il cuore contribuire alla rinascita della nostra città per un motivo semplice: la città è la nostra casa comune. È in questo spazio che noi sviluppiamo e condividiamo la nostra umanità e fraternità. Lo facciamo con speranza ed entusiasmo, fiduciosi nel cambiamento auspicato da tutti, per costruire una città più giusta, più solidale.

Ma lo facciamo anche praticando le opere di misericordia. Perché la misericordia, vogliamo sottolinearlo, è la perfezione della giustizia in un mondo fragile e imperfetto. La Chiesa di Roma vuole fermarsi, inginocchiarsi e offrire il proprio aiuto davanti alle sofferenze degli uomini.

Roma ha urgente bisogno di questo “supplemento d’anima” per essere all’altezza della sua vocazione e delle nostre attese di speranza.

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