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De Chirico a Ferrara per la pittura metafisica

Per celebrare i cento anni dell’arrivo di De Chirico a Ferrara e dell’inizio della cosiddetta “pittura metafisica”, la città estense ha allestito a Palazzo Diamanti una mostra che sarà inaugurata domani e proseguirà fino al 28 di febbraio 2016. Per l’occasione sarà presente anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

LA MOSTRA

Organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalla Staatsgalerie di Stoccarda, in collaborazione con l’Archivio dell’Arte Metafisica, e a cura di Paolo Baldacci e Gerd Roos, la mostra testimonia l’ influenza che le opere di De Chirico hanno avuto su Carlo Carrà e Giorgio Morandi, e, poco dopo, sulle avanguardie europee del dadaismo, del surrealismo e della Nuova oggettività.

DE CHIRICO A FERRARA

Ferrara ha segnato un passaggio importante nell’opera di De Chirico che vi si trasferisce nel 1915, dopo aver lasciato Parigi, per prestare servizio militare in seguito allo scoppio della prima guerra mondiale. Scosso dalla bellezza rinascimentale della città emiliana, De Chirico inizia a dipingere un mondo irreale, fuori dal tempo e dallo spazio, in cui tramonti bellissimi e stanze segrete diventano lo sfondo di manichini da sartoria e personaggi senza volto.

I CAPOLAVORI ESPOSTI

Dopo una serie di dipinti realizzati da De Chirico negli anni ferraresi, seguono le opere d’arte ispirate alla pittura metafisica di Carlo Carrà, Giorgio Morandi e Filippo de Pisis e alcuni dei capolavori dei più grandi artisti delle avanguardie europee, da Raoul Hausmann a George Grosz, da René Magritte a Salvador Dalí fino a Max Ernst che subirono il fascino di un’arte capace di cogliere il lato oscuro e impenetrabile delle cose.


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