Mentre la follia dei media continua a riversar senza filtri tutta la violenza di cronaca possibile, purché possa raccordarsi alla psicosi terroristica, vale la pena fermarsi a fissare un’immagine. Quella della Cattolica di Stilo. Una piccola Chiesa dove i greci, la classicità dell’Ellade ha saputo giuntarsi nei secoli con la cristianità romana prima e con l’universalità di Costantinopoli, poi.
Al centro della Chiesa, una colonna bizantina del quarto secolo poggia, nella stratificazione capovolta della storia, su di un capitello romano. Sulla superficie della colonna dei segni. Osservandoli con attenzione quei segni si svelano per essere un’iscrizione araba. Dice che c’è un unico Dio.
Ecco, di fronte alla bulimia di notizie, di informazione senza filtri, sotto il riversarsi di questo flusso disordinato e incontrollato, privo di prudenza e misura, non possiamo che chiedere aiuto ai nostri gendarmi. I bronzi di Riace, gli occhi con cui il passato ci guarda e ci protegge.
Contro il terrore, i gendarmi della classicità
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