L’iniziativa è nata spontaneamente da giovani impegnati nella politica e nel mondo dell’associazionismo. Già da qualche giorno avevamo iniziato a far circolare su twitter l’hashtag #meglioMonti: da lì è nata l’idea di scrivere un appello generazionale che esortasse il Presidente del Consiglio a considerare l’ipotesi di una candidatura alla guida del Paese alla quale è seguita l’immediata realizzazione del sito megliomonti.it.
In origine l’appello è stato sottoscritto da 101 primi firmatari, ma in poche ore la pagina si è diffusa in modo virale e spontaneo. Dopo 36 ore c’erano già oltre 600 firme di persone convinte che l’impegno diretto di Mario Monti possa essere una svolta decisiva per la politica italiana e soprattutto per il Paese. L’appello rappresenta però un chiaro segnale d’insofferenza di questi giovani verso le formazioni politiche a oggi in campo.
Da un lato i colpi di testa di Berlusconi, la mancanza di coraggio di Angelino Alfano e l’irresponsabilità nella sfiducia al governo, dall’altro il Pd di Pierluigi Bersani che fa coppia con un Nichi Vendola che ha già dichiarato di non voler sostenere in alcun modo l’Agenda di riforme proposte dall’Unione Europea.
Fuori dai poli principali un Grillo che propugna idee vaghe, antieuropeiste e marcatamente demagogiche. Al centro, invece, sembra improbabile che una sola Lista per l’Italia possa essere capace di determinare un’offerta politica incisiva e in grado di convincere un’ampia fetta di elettorato.
L’impegno diretto del Professor Monti determinerebbe una continuazione dell’agenda di Governo e delle riforme liberali dalla stessa previste, aprirebbe lo spazio ad un nuovo progetto politico d’ispirazione liberale, popolare ed europeista, rafforzerebbe il Paese agli occhi della Comunità Internazionale e dei mercati.
Il governo in questo anno ha evitato lo spettro del default e messo l’Italia sui giusti binari per un percorso di riforme, ma c’è ancora molto da fare sul fronte del mercato del lavoro, della riduzione della spesa pubblica, delle liberalizzazioni e della concorrenza.
Mario Monti e una forza parlamentare a suo sostegno possono essere una grande risorsa per il Paese che permetta di superare realmente le resistenze corporative, i populismi e le visioni di breve periodo che hanno mostrato la loro pervasività anche in questa ultima parte della legislatura.
Serietà, sobrietà, un programma liberale e riformatore, una visione europea del futuro, un percorso per la crescita: ecco gli elementi caratterizzanti del progetto politico che vorremmo veder guidato da Mario Monti. Questa opzione politica, oltre ad essere caratterizzata da solidità e lungimiranza, rappresenterebbe lo scacco matto alla Seconda Repubblica, sancendo la definitiva rottamazione di un’intera stagione politica e dei suoi leader, da cui il Paese fatica a liberarsi.
Monti non dovrà solo rappresentare la figura intorno alla quale un movimento politico nuovo possa organizzarsi, ma dovrà essere il simbolo della rottamazione e del riscatto di un ventennio perduto. Per questo i giovani convinti che l’Italia dovrà essere un Paese più libero, dinamico, inclusivo e competitivo per affrontare le sfide del futuro hanno deciso di sostenerlo e chiedere ora un suo impegno politico diretto che sappia ridare fiducia ed un “diritto all’Italia” alle nuove generazioni.
Lorenzo Castellani e Davide Burani
Gli autori sono tra i principali animatori del movimento di stampo liberale ZeroPositivo, una delle associazioni promotrici del manifesto Verso la Terza Repubblica.