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Monti è di destra, altro che centrista! Parla Sapelli

L’endorsement del Partito popolare europeo a Mario Monti? Una vittoria di Silvio Berlusconi. È controcorrente la posizione di Giulio Sapelli, professore ordinario di Storia economica dell’Università degli studi di Milano nel commentare con Formiche.net il pressing europeo per la candidatura del suo collega della Bocconi: “Pur nella sua disperazione, il Cavaliere dimostra di essere l’unico ad avere intelligenza politica. Con l’incoronazione di ieri, tutti hanno capito che Monti è un uomo di destra”. Con buona pace di Pierluigi Bersani e Pier Ferdinando Casini perché, spiega l’economista, “come farà il segretario del Pd a conciliare l’agenda Monti con l’appoggio della destra europea al Professore?”. E poi,un  messaggio per il leader centrista: “Monti può presentarsi a guida del centro-destra ma non dei moderati, perché essi ci sono anche a sinistra”.

Per l’economista e saggista Sapelli, quindi, il dibattito è tra Monti e Berlusconi, tra due modelli diversi di destra, “una merkeliana e l’altra lepenista, ma sempre destra è”. E nel costante ritornello di questi giorni, “Monti si candida o non si candida”, secondo il professore milanese “lo farà se la destra europea continuerà a esercitare questa ‘moral suasion su di lui’, ma non ha la stoffa né la volontà per la battaglia politica”.

Il passo indietro del Cavaliere a favore di un tecnico a Sapelli non stupisce più di tanto: “Gli italiani non hanno memoria storica. Si sta ripetendo ciò che accade nel 1994: Berlusconi chiese a Mario Segni di candidarsi ma il leader del movimento referendario era molto debole e alla fine prevalse la leadership del Cavaliere”. Avverrà lo stesso anche questa volta? Sapelli non vuole fare pronostici perché, dice, “le previsioni le sbaglio sempre” ma immaginando dovesse prevalere la scelta di Monti e in uno step successivo il Professore dovesse vincere contro Bersani, a perdere sarebbe l’Europa: “La isolerebbe rispetto agli Stati Uniti, ovvero l’unica vera potenza mondiale che invece tifa Bersani”. E sul fatto che questa campagna elettorale, come prefigurato da molti commentatori tra cui Antonio Polito sul Corriere della Sera, si svolgerà con “un’ingerenza europea”, Sapelli chiosa sarcastico: “La prima campagna europea ci sarà quando si voterà per il Parlamento europeo, con questa Europa dimidiata non è così”.



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